Ucraina, un anno di guerra. Decimo pacchetto di sanzioni per la Russia
“Il 24 febbraio 2022 (il giorno più lungo della nostra vita) milioni di ucraini hanno fatto una scelta: non bandiera bianca ma blu e gialla. Non fuggire, ma resistere e combattere”. Ad un anno dall’invasione russa, il presidente Zelensky descrive 12 mesi di dolore e lacrime, ma è certo che il 2023 sarà l’anno della vittoria.
Intanto l’Ue trova l’intesa sul decimo pacchetto di sanzioni alla Russia che comprende restrizioni commerciali per un totale di 11 miliardi di euro così come colpisce l’export di alcune tecnologie a duplice uso e l’Iran per la fornitura di droni.
Su un piano di pace lavora a quanto sembra la Cina: dialogo e cessate il fuoco, no alle armi nucleari e agli attacchi alle centrali atomiche sono i temi dei 12 punti proposti da Pechino. Si sollecita un ritorno al dialogo, il no a sanzioni unilaterali e alle armi biologiche e chimiche. Ma la Nato boccia il piano, sottolineando che Pechino non ha mai condannato l’invasione russa.
L’Onu vota a favore della risoluzione per il ritiro immediato delle truppe di Mosca in un testo che ha quattro punti fondamentali: una pace in linea con la Carta delle Nazioni Unite, l’unità e integrità territoriale di Kiev, la cessazione delle ostilità e il ritiro immediato delle forze russe e la necessità di garantire la responsabilità per i crimini più gravi commessi sul territorio dell’Ucraina. 141 i sì, ma si astengono India e Cina.
Sul tavolo del G7 l’invio dei caccia a Kiev che teme nuove azioni al nord, mentre Mosca accusa l’Ucraina di mirare alla Transnistria, regione indipendentista filo-russa della Moldavia dove sono di stanza 1500 soldati russi.