Capriola si perde in centro a Vicenza: catturata da polizia provinciale e pompieri
Una capriola in pieno centro a Vicenza. E’ successo stamattina, quando Gianluigi Mazzucco, vicecomandante della polizia provinciale di Vicenza, ha scorto un esemplare di capriolo nell’argine del Retrone, proprio di fronte al Comando della Polizia di palazzo Arnaldi a Vicenza.
Una giovane capriola, secondo Mazzucco, arrivata probabilmente da Longare e che, seguendo l’argine, si era avventurata fino al vicoletto che da Contrà Oratorio dei Proti scende verso il Retrone. Trovatasi in un luogo sconosciuto, molto spaventata, stava accovacciata sotto alla folta edera.
Riportarla nel suo habitat non è stato facile.
Racconta il vicecomandante che il primo tentativo, direttamente nel vicolo, non è andato a buon fine. La capriola, molto agile, si è divincolata tra gli agenti Serafin e Lorenzi saltando la rete posizionata per la cattura ed è scappata lungo il Retrone verso via Giuriolo, poi viale Margherita, fino a trovare riparo in una rientranza degli argini nei pressi di viale X Martiri.
In aiuto alla polizia provinciale sono arrivati i vigili del fuoco e assieme si è proceduto alla cattura, monitorando costantemente l’animale per evitare che durante la fuga si creassero situazioni di pericolo, oltre che per l’animale stesso, anche per persone o veicoli vista la forza fisica che può avere un animale di 20-25 chili che corre spaventato.
Ora la capriola è al Centro di recupero animali selvatici di Arcugnano, nelle mani esperte di veterinari che ne analizzeranno lo stato di salute per rimetterla in libertà quanto prima nei colli vicentini.
“E’ una capriola che non presenta ferite di rilievo – è il primo commento di Mazzucco – si muove con agilità e prontezza, quindi fisicamente sta bene. E’ stata però sottoposta ad un forte stress, perché si è ritrovata in un luogo non famigliare ed era evidentemente spaventata. Abbiamo operato in maniera tale da non causarle traumi e ridurre al minimo lo stato di stress. Nel contempo, abbiamo garantito la sicurezza dei cittadini evitando che la capriola si avventurasse nel traffico tra i veicoli o che entrasse in qualche proprietà privata”.