Evade dai domiciliari per farsi un tatuaggio: nuovo arresto per un pregiudicato
Lascia l’abitazione che doveva fungere da cella visto il regime di arresti domiciliari e viene fermato dai carabinieri della stazione di Thiene. Per giustificarsi di fronte ai militari adduce la necessità di recarsi ad una visita dermatologica, autorizzata dal tribunale di sorveglianza, una giustificazione rivelatasi subito infondata. Di pelle si trattava, in effetti, ma Nicola Filippi, 32enne residente a Villaverla, si era recato a Marano Vicentino per farsi un nuovo tatuaggio. Il fatto è avvenuto ieri pomeriggio, e già stamattina si è svolto il processo per direttissima che ha condannato il “fuggiasco” ad ulteriori cinque mesi di reclusione, da scontare nuovamente ai domiciliari.
Sono bastati pochi minuti agli uomini del capitano Rossetti per ricostruire i movimenti di Filippi ed accertare la non veridicità delle sue dichiarazioni. Automatico il nuovo arresto una volta constatata l’inconsistenza delle ragioni dell’allontanamento, volontario e in barba alla giustizia, da parte del pregiudicato. Un volto noto agli stessi carabinieri intervenuti nel centro di Marano Vicentino, da dove l’evaso è stato tratto in caserma in attesa del giudizio.
Noto suo malgrado anche per un recente lutto che lo ha colpito meno di un mese fa. Nicola Filippi, che compirà fra pochi giorni 32 anni, era comparso recentemente negli articoli di cronaca in quanto compagno di Giovanna Zorzi, la giovane mamma di 24 anni stroncata da un malore fatale mentre era alla guida dell’auto dell’uomo, il primo a tentare di soccorrerla, purtroppo inutilmente. Il tragico evento, avvenuto lo scorso 7 marzo a Novoledo di Villaverla, si verificò proprio a pochi metri dall’abitazione scelta dallo stesso Filippi per scontare la pena, dove si trova tutt’oggi. E il tatuaggio per il quale Filippi è “evaso” dai domiciliari doveva proprio servire per fissare in modo indelebile sulla sua pelle l’amore per la compagna morta.