L’Ucraina piange il soldato Oleg: celebrato il funerale del giovane partito dal Veneto
Si è svolta giovedì a Chernivtsyi la cerimonia funebre che ha dato l’ultimo saluto a Oleg Dozydenko, 32enne partito dall’Italia per il fronte ad agosto, qualche mese dopo lo scoppio delle ostilità tra Russia e Ucraina e morto durante gli scontri della battaglia di Bakhmut.
La volontà ferrea oltre il pericolo di non lasciare sola la sua gente nel ricordo di un Paese natale mai scordato nonostante lunghi anni trascorsi in Italia: lui, magazziniere assunto presso il deposito Amazon di Castelguglielmo nel rodigino, mamma con sorella e fratello minore residenti invece ad Arsiero.
Una commemorazione che racconta tutto il dolore di un popolo segnato da una guerra che non vuole finire, con il feretro del giovane soldato avvolto nella bandiera ucraina e accompagnato dai compagni mentre in sottofondo la fanfara militare segna il passo del mesto corteo.
“Mio fratello ed io eravamo l’opposto. Lui era lui ed io ero io. Spesso ci litigavo – scrive il fratello Viniamin che a differenza della madre non è partito per l’Ucraina – e volevo mostrargli che qualcosa lo so anche io. Volevo mostrargli che ero all’altezza, benché ero più piccolo di lui. Per grazia di Dio, riuscivo a dirgli anche che gli volevo bene”.