Sindacati, Maurizio Landini rieletto segretario generale della Cgil
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Al termine del XIX Congresso nazionale Maurizio Landini è stato rieletto, per il secondo mandato di quattro anni, segretario generale della Cgil con il 94,2% di voti favorevoli. Dal Palacongressi di Rimini ha aperto stamane la giornata conclusiva del congresso nazionale del sindacato: “Nessuno credo si impegni nel sindacato perché crede che sia un mestiere, siamo una bella organizzazione perché siamo fatti di uomini e donne vere che credono in quello che fanno”.
Poi Landini ha replicato alle parole della premier, intervenuta ieri: “Con il governo e con Meloni c’è una diversità molto profonda, molto consistente. Per tutto il sindacato italiano non c’è possibilità di discussione, bisogna avviare una mobilitazione che non esclude alcuno strumento, compreso se necessario lo sciopero. Lo vogliamo fare insieme a Cisl e Uil, ne discuteremo con loro, abbiamo già un incontro fissato la prossima settimana”.
Sul Fisco Landini ribadisce di non essere assolutamente d’accordo con la delega approvata giovedì scorso in Cdm. “In un Paese in cui il 94% dell’Irpef la pagano i lavoratori dipendenti e i pensionati, che ha 100 miliardi di evasione e dove le rendite hanno una tassazione inferiore al lavoro. Non siamo più disponibili ad accettare l’idea di un sistema fiscale che continua a gravare sui lavoratori dipendenti e pensionati, un sistema che deve rispettare il principio della progressività. Serve – sottolinea – una seria riforma fiscale per un nuovo patto di cittadinanza”.
In merito alla presenza della premier Meloni: “La ringraziamo. Su molti punti ha riconfermato pienamente le scelte fatte, che non condividiamo e che dal governo non hanno nemmeno discusso con noi ma quando fai una trattativa, una vertenza, c’è un momento in cui il gioco si deve vedere. E quando qualcuno, come adesso, dice ‘sei importante ma non è detto che abbia bisogno di te, perché posso anche fare senza’, noi dobbiamo dimostrare che così non è, non a parole ma con i fatti e la forza del sindacato, perché siamo in grado di dimostrare che rappresentiamo la maggioranza dei lavoratori”.
“Ho trovato importante che la presidente del Consiglio abbia condannato l’assalto alla nostra sede da forze dall’estrema destra e concordo sul fatto che insieme dobbiamo combattere e respingere la violenza, perché se il terrorismo nel nostro Paese è stato sconfitto è grazie al movimento dei lavoratori ma tra il dire e il fare, se lo si vuole condannare, si applichi la Costituzione. Questo parlamento faccia quello che deve fare, si sciolgano le forze che si richiamano al fascismo: un atto di questo genere parlerebbe molto di più di tante dichiarazioni. Si rimetta al centro la Costituzione”.