Mercoledì in Duomo l’addio all’agente di polizia locale precipitato sul Monte Zevola
E’ stata ufficializzata la data del giorno dell’addio ad Andrea Callegaro, giovane scledense di soli 26 anni precipitato per 100 metri giovedì scorso tra le 12 e le 13 in un canalone delle Piccole Dolomiti, mentre saliva sul Monte Zevola, in prossimità della Via dell’Acqua, in compagnia di un’amica. Si terrà dopodomani, a Schio in accordo con la famiglia dopo il rilascio del nulla osta da parte della Procura di Vicenza.
Anche la ragazza, appassionata dei monti per così dire “di casa” così come il più esperto Andrea, era caduta a valle al pari dell’agente di polizia locale in forza al Consorzio Nord Est Vicentino con sede a Thiene. Solo lei è sopravvissuta al terribile incidente di montagna, avvenuto in territorio di Recoaro Terme non lontano da Rifugio Battisti: ha riportato fratture multiple tra le rocce prima di venire soccorsa in eliambulanza e trasferita al San Bortolo di Vicenza, dove viene assistita tutt’ora giorno e notte. Per il compagno di cordata, invece, non c’è stato nulla da fare.
Ilary Dal Zotto, questo il suo nome, di un anno in meno e residente a Piovene Rocchette, rimane ancora in prognosi riservata al San Bortolo di Vicenza. Giocoforza non potrà essere presente alle esequie, viste le due condizioni di salute ancora a rischio. Il funerale si terrà mercoledì nel pomeriggio, alle 15.45. Sarà ospitato proprio nel cuore di Schio, la sua città di residenza, in Duomo. Prevista una chiesa gremita, con tante autorità presenti oltre ad amici, colleghi di lavoro, parenti e semplici cittadini che, in particolare a Thiene, avevano ormai “adottato” sul piano professionale il ragazzo scledense, anche studente universitario.
Schio e Thiene, luoghi dove Andrea era cresciuto e dove da circa 5 anni prestava servizio nel corpo di polizia locale diretto dal comandante Giovanni Scarpellini, mai come in questo triste evento si ritrovano unite. I sindaci Valter Orsi e Giampi Michelusi hanno già più volte espresso il cordoglio per la disgrazia, piangendo la giovane vita prematuramente spezzata di un ragazzo di soli 26 anni e portando sincere testimonianze di condivisione ai familiari di Andrea, i genitori Roberta ed Emilio con cui viveva a Schio, e la sorella Ylenia, tra l’altro collega all’interno dello stesso comando di Thiene.
Vista l’esperienza già maturata nonostante la giovane età, l’agente spesso rappresentava il consorzio portandone con orgoglio il gonfalone nelle occasioni ufficiali, oltre a presenziare a conferenze stampa come avvenne alcuni mesi fa in occasione del progetto bodycam, di cui lui è stato una sorta di testimonial nell’occasione. Fisico da atleta prestante, era uno dei giovani agenti più conosciuti e apprezzati a Thiene e nei paesi vicini che fanno parte del bacino operativo del consorzio Ne.Vi. Insieme ai colleghi di lavoro, straziati alla notizia della sua perdita, mercoledì pomeriggio saranno presenti anche tanti ex compagni di scuole delle superiori al De Pretto di Schio, che in questi giorni tristi lo hanno ricordato con affetto sui social media.
“Lascialo andare, per le tue montagne“, così come recita un verso del canto tanto caro a chi ha la montagna nel cuore e nell’anima, il “Signore delle Cime.” E così come l’epigrafe apre il doloroso annuncio funebre apparso nel fine settimana a Schio e Thiene, e non solo, unite nel silenzio e nella preghiera nel ricordare Andrea.