Migranti, dalla Turchia potrebbero arrivarne in Italia oltre 900 mila
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lanciato un “grave avvertimento” ai colleghi capi di Stato e di governo sui rischi che si corrono se la situazione in Tunisia dovesse peggiorare. C’è il rischio, ha detto durante il suo intervento al Consiglio Europeo, che arrivino “900mila” persone che l’Italia non è in grado di “accogliere”. La premier è apparsa “molto preoccupata” e ha spinto perché venga approvato il prestito del Fondo Monetario Internazionale per Tunisi, ben consapevole dei rischi che si corrono se la situazione dovesse precipitare anche in Tunisia, oltre alla Libia che dal 2011 è diventata un vero problema per l’Italia.
E la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è favorevole ad un incremento del numero di ingressi regolari di lavoratori dai Paesi terzi, ha detto nel corso di un intervento al Consiglio europeo menzionando e definendo positiva l’esperienza dell’Italia con i corridoi umanitari.
Von der Leyen è intervenuta anche sul conflitto in Ucraina sottolineando che sull’Ucraina “abbiamo avuto un dibattito intenso, anche con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Un punto che mi è caro è quello dei bambini ucraini rapiti dalla Russia, che ci ricorda i momenti bui di un nostro oscuro passato: ben 16.200 bambini sono stati rapiti. È un crimine di guerra e giustifica pienamente il mandato d’arresto spiccato dall’Aja”.
Nel corso del dibattito sulle migrazioni, a quanto si apprende da fonti europee, Meloni ha ringraziato la Commissione per il lavoro svolto su impulso del Consiglio europeo di febbraio e per la lettera a seguito della tragedia di Cutro. Meloni, si apprende ancora, ha evidenziato come occorrano azioni rapide e concrete per evitare una situazione in cui le organizzazioni criminali controllano i traffici umani sulle rotte del Mediterraneo. La premier ha anche chiesto il rafforzamento dell’attività Sar e l’avanzamento del lavoro sui rimpatri.