Dopo la ditta del papà anche una palestra intitolata ad Alen, il 17enne morto nel 2019 in un incidente
E’ dedicata a chi oggi corre libero nel cielo sopra le nuvole e osserva dall’alto i propri cari la struttura sportiva polivalente inaugurata da circa una settimana a Rosà, nuova casa indoor per ragazzi e ragazze dell’atletica leggera. Una palestra , quella che porta il nome “4len”, che richiama graficamente all’inglese “For Alen”, dedicata ad Alen Elmazovski, costruita a fianco dello stadio comunale ed edificata non solo mattone su mattone ma con la fatica e l’amore di un padre. Oltre che con l’amicizia di tanti tra coloro che hanno conosciuto il figlio purtroppo mancato a soli 17 anni di età a causa di un incidente stradale.
La triste storia del giovane Alen, ormai da 3 anni e mezzo non più fisicamente tra gli atleti del club “Atletica Nevi” a correre, divertirsi e mettersi in mostra insieme ai suoi coetanei, ma sempre nel loro cuore, ha portato all’idea di dedicare alla sua memoria uno spazio utile per chi si allena nell’impianto sportivo.
Con a costruirla proprio la ditta edile del padre Resat Elmanovsi, originario della Macedonia ma in Italia da tempo, il quale, proprio in omaggio del figlio, ha mutato la denominazione della sua attività in “Alen 01 costruzioni“, citando anche l’anno di nascita di Alen. Uno, dieci, cento, mille e più modi per ricordare ciò e chi non si può dimenticare mai, vale a dire l’affetto di un genitori per un figlio e viceversa, e un ragazzo di non ancora 18 anni che ha trovato una prematura morte per un destino incomprensibilmente crudele nell’ottobre del 2019. Studente del Liceo Brocchi di Bassano del Grappa, fu investito da una Bmw guidata da una 25enne di Cassola, mentre lui rientrava a casa da scuola in sella al suo scooter. Morì il giorno dopo nel reparto di terapia intensiva del San Bassiano.
L’opera ad uso sportivo, del costo di 62 mila 800 euro carte alla mano, è stata assorbita in porzione consistente proprio dalla ditta di costruzioni di famiglia per la manodopera, al fine di favorirne la realizzazione in tempi brevi. Nel corso del primo week end di primavera si è celebrata l’inaugurazione a Rosà, con la benedizione dello stabile da parte del parroco e il taglio del nastro, con presenti le autorità locali e regionali, tra queste l’assessore veneto alla Sanità Manuela Lanzarin, in passato sindaca di Rosà e qui residente.
Proprio in questo impianto sportivo e in forza alla “Nevi”, il giovane Alen tra gli Allievi e gli Juniores si era distinto per le sue doti atletiche, collezionando piazzamenti e punteggi di prestigio a livello regionale, risultati che ne facevano una promessa. Era uno specialista in particolare dei 400 ostacoli, laureandosi qui campione regionale, e decatleta. Ma, questo è chiaro, se in così tanti a distanza di tre anni e mezzo si sono prodigati per lui significa che prima di tutto è sul piano umano principalmente che lo sfortunato ragazzo ha meritato e merita tutt’oggi un ricordo tangibile tanto sentito e partecipato.