Espulso un pregiudicato straniero, era irregolare da 10 anni. Dopo l’incetta di denunce
Un giovane uomo di nazionalità tunisina, da 10 anni in Italia da clandestino, è stato espulso ieri dall’Italia su provvedimento del questore di Vicenza Paolo Sartori, con ordine esecutivo di accompagnamento a un centro per il rimpatrio con sede di Milano, in attesa di un primo posto libero su un volo di linea per la capitale Tunisi. Si tratta di un 34enne volto noto alle forze di polizia di Stato dell’Emilia Romagna e del Veneto, pluripregiudicato e già in passato fatto oggetto di più “inviti” a lasciare la Nazionale d’accoglienza.
Giunto in Italia nel 2013, F.A. – dalla questura berica sono state rese note alla stampa le sole iniziali del nordafricano -, non aveva mai ottenuto il permesso di soggiorno, iniziando una condotta di vita dedita a delinquere culminata in una rapina a Modena con ferimento di un agente, oltre ad una filza di altri reati contro il patrimonio. Di recente, in uno dei controlli straordinari sul territorio, l’uomo era stato identificato dalla polizia di Vicenza.
“Fin dal suo arrivo in Italia, l’uomo irregolare sul territorio nazionale- si legge nella nota diffusa stamattina – aveva posto in essere una lunga serie di condotte criminali che lo hanno portato ad essere destinatario di diverse espulsioni e misure di prevenzione. Nel 2015 era stato arrestato a Modena per una rapina all’interno di un centro commerciale. Successivamente, nel 2020, era stato condannato dal Tribunale di Modena alla pena di 6 mesi di carcere per porto d’armi e, nel 2021, era stato denunciato nell’ambito corso di una indagine per traffico di sostanze stupefacenti. Nonostante il diniego del permesso di soggiorno, costui aveva continuato a trattenersi in Italia in spregio alle norme della civile convivenza”
Questa la motivazione portata dal questore berico Paolo Sartori in ragione della firma sul documento che ne autorizza e ordina l’allontanamento immediato dal territorio nazionale, con gli agenti dell’ufficio immigrazione di Vicenza a prendere il consegna il cittadino tunisino e scortarlo nel capoluogo lombardo. Dal Cpr di Milano sarà imbarcato su un aereo e farà rientro in Tunisia, dunque, con l’auspicio che il suo nome – anzi, le iniziali alla luce delle normative sulla riservatezza – non appaia nuovamente, in futuro, sulle pagine di cronaca dei giornali vicentini.