La Russa: “Via Rasella pagina tutt’altro che nobile”. Anpi e opposizioni: “Indegno”
Le parole di Ignazio La Russa sulla Resistenza accendono di nuovo il dibattito politico.“Via Rasella è stata una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS” ha detto il presidente del Senato commentando – in un podcast del quotidiano Libero – la polemica nata dalle parole della premier Giorgia Meloni in merito alla strage delle Fosse Ardeatine. Commemorando il tragico evento, infatti, la Presidente del Consiglio aveva parlato di “335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani”. La Russa prende le difese di Giorgia Meloni parlando di “un attacco pretestuoso”. “Tutti sanno che i nazisti hanno assassinato detenuti, anche politici, ebrei, antifascisti e persone rastrellate a caso, certo non gente che collaborava con loro” ha spiegato la seconda carica dello Stato scatendando l’insignazione delle opposizioni.
Condanna senza appello le parole di La Russa la segretaria del Pd Elly Schlein che a Repubblica parla di “parole indecenti, inaccettabili per il ruolo che ricopre”. “Sono ammirato dalla determinazione con cui La Russa sta riuscendo a dimostrare ogni giorno la sua inadeguatezza come presidente del Senato”, tuona sul suo profilo Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.
A stretto giro è arrivata anche la replica dell’Anpi. “Le parole di La Russa – attacca il presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo – sono semplicemente indegne per l’alta carica che ricopre e rappresentano un ennesimo, gravissimo strappo tesa ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza”.
Una pioggia di critiche alla quale ha prontamente risposto lo stesso presidente di palazzo Madama in una nota confermando “parola per parola” la sua “condanna durissima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine” che solo pochi giorni fa ha definito “una delle pagine più brutali della nostra storia”.