Nuova direzione allo Spisal per l’Ulss 7: incarico a Pavanati, forte di 30 anni d’esperienza
Nuovo vertice nominato per uno dei servizi nevralgici del sistema sanitario territoriale per quanto riguarda la prevenzione e la sicurezza sul lavoro. Meglio conosciuto attraverso l’acronimo di Spisal, per il bacino dell’Ulss 7 Pedemontana che comprende area bassanese, Altopiano dei 7 Comuni e Altovicentino l’incarico di gestione è stato affidato in questi giorni alla dottoressa Lucia Pavanati.
L’esperienza sul campo maturata in 30 anni di carriera professionale nella sanità ha fatto convergere sulla sua figura la scelta nel delicato ruolo apicale. Padovana per nascita ma ormai vicentina di adozione, si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Padova nel 1987
Dopo una prima esperienza a Valdagno e in seguito nel settore Igiene Pubblica in quella che era all’epoca l’Ulss 34 di Arzignano, dal 1994 lavora nell’ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro, prima presso lo Spisal sempre per l’area dell’Ovest Vicentino, e da ormai 15 anni in Altovicentino, che ha anche avuto modo di guidare come direttore facente funzione per tre anni, tra il 2015 e il 2018. Con l’avvento dell’ULSS 7 Pedemontana, ha proseguito il proprio impegno nello Spisal unificato, con un incarico professionale di Alta Specializzazione in Igiene del Lavoro, per diventare poi Responsabile dell’Unità operativa Semplice di Medicina del Lavoro.
“Lo Spisal è un servizio che comporta una grande responsabilità – commenta la dott.ssa Pavanati nel giorno di inizio lavoro ufficiale con le nuove mansioni a lei affidate – perché deve contribuire a mantenere sano e sicuro l’ambiente del lavoro con interventi di assistenza alle aziende e di vigilanza, che sono i nostri compiti istituzionali. È dunque un’attività della quale beneficiano tutti i lavoratori, e personalmente posso aggiungere che è un servizio al quale tengo molto, fin dall’inizio della mia carriera”.
“Negli ultimi anni – sottolinea il Direttore Generale dell’azienda sanitaria Carlo Bramezza – è cresciuta l’attenzione sul tema della sicurezza del lavoro, anche se i numeri continuano a essere drammatici. L’auspicio è che questa maggiore sensibilità collettiva possa essere di aiuto per un’attività, quella dello Spisal, che è di grande importanza e che non sempre è compresa del tutto. Spesso si pensa solo agli aspetti sanzionatori, ma l’approccio con cui operano i nostri specialisti è innanzitutto di tipo consulenziale e di supporto alle aziende, perché non va dimenticato che il fine ultimo è prima di tutto la prevenzione. Sono certo che con questo spirito la dottoressa saprà coordinare al meglio l’attività di un servizio che è chiamato a essere presente in modo capillare sul territorio”.