Trump libero senza restrizioni. Processo rinviato al 2024
Trentaquattro capi d’imputazione tra reati minori e altri – decisamente – più importanti. Ma Donald Trump è libero. È quanto deciso ieri a dal tribunale di Manhattan dove l’ex presidente americano si è presentato per rispondere alle accuse – prima di tutto – sul caso Stormy Daniels, la pornostar che il Tycoon avrebbe pagato affinché tenesse la bocca cucita sulla loro relazione.
Trump è innocente. Almeno secondo sé stesso. Lo ha ribadito più volte esponendo la sua difesa, parlando di “processo farsa” e di aver “difeso l’America”. Da cosa, in effetti, non si sa. Ma Trump ci ha abituati a dichiarazioni opinabili. Fatto sta che l’ex inquilino della Casa Bianca si è dimostrato sicuro delle sue esternazioni, sostenute anche dai “suoi” fedelissimi che hanno atteso il verdetto all’esterno del tribunale. Le immagini raccolte dai media a stelle e strisce raccontano di un cowboy nudo che suona la chitarra e un anziano barbuto che agita un crocifisso, poi una donna con la pelle ricoperta di vernice, un predicatore destrorso e un acrobata sui pattini che fa volteggiare palloni da basket. Sembra un circo, ma è la “piazza di Trump”.
Nessuna violenza. Fortunatamente non ci sono stati scontri o manifestazioni più folkloristiche di così. In questo senso gli appelli del sindaco Eric Adams sono serviti. Così come il dispiegamento delle forze di polizia che hanno innalzato un muro per dividere i pro-Trump dagli anti-Trump. D’altronde l’assalto a Capitol Hill insegna che, quando c’è Trump di mezzo, tutto o nulla può accadere. Come in questo caso.
Appuntamento al 2024. Il processo per l’ex presidente americano è stato programmato intanto per il prossimo anno. Quando – forse – Trump avrà le idee più chiare; quando – forse – anche i giudici ce l’avranno. Per ora il Tycoon è libero. In attesa di giudizio.