Tutte le fobie “minuto per minuto” raccontate con ironia sul palco. Monologo al Civico
Alcune risultano esse personali e originali, altre suggerite dai mass media. Anzi, il più delle volte sono praticamente imposte. Fobie di ogni giorno, fobie dell’anno e altre “del secolo”, impastate, infornate e cotte a puntino da un’attrice e autrice con una spiccata vena comica che propone all’esigente – anche di risate – pubblico scledense “pendolando” tra paure e sorrisi, con l’obiettivo di rifletterci su senza prendersi troppo sul serio.
Dai serpenti ai ragni, all’aereo, alle malattie veneree, dalla pandemia alla socialità: la paura pilota l’evoluzione umana e non va affatto bene. Si presenta così “FiabaFobia”, il nuovo progetto live di Arianna Porcelli Safonov che venerdì 21 aprile (ore 21) sarà al Teatro Civico di Schio. L’attrice e autrice porterà in scena una collana di racconti che indaga con ironia e intelligenza le fobie che accompagnano la nostra persona, a volte più della vita, a volte più dei parenti.
Organizzato con la collaborazione tra Schio Life e l’Ufficio Promozione del Territorio e turismo del Comune, “FiabaFobia” è uno spettacolo scritto per ridere e pensare sperando che non ci sia nessuno che abbia paura di ridere e pensare. “Fobia vuol dire paura e paura include nella propria radice l’indoeuropeo ‘patche’ che vuol dire percuotere, abbattere lo dice l’autrice- . Potremmo dire che le paure ci abbattono e che veniamo giornalmente percossi dalla fobia. Non è un buon inizio per un monologo comico. La risata però è il linguaggio che serve per entrare dentro ad uno degli argomenti più attuali, impegnativi e meno discussi di questo momento storico: la paura come timone sociale.
Siamo passati – continua Arianna – dal “Non abbiate paura” di Giovanni Paolo II al “Restate a casa” in un batter d’occhio, da “Andrà tutto bene” alla vigile attesa. Sin dai tempi dell’Uomo Nero, ogni anno viene prodotto un nuovo soggetto che dovrà farcela fare sotto. Quando ero piccola si doveva aver paura di Chernobyl, poi c’è stata la Mucca Pazza, l’arsenico nell’acqua, i testimoni di Geova. Poi sono arrivati i musulmani e dopo il 2001 se vedevi un arabo che avesse fatto la sciagurata scelta di comprarsi una cartella Invicta, eri in grado di allontanarti con un record da far piangere Usain Bolt. Dopodiché sono arrivati gli immigrati ma ora non se li fila più nessuno perché ci sono il virus, la peste suina e, se non bastasse, una bella guerra. Ma non ci bastano le paurose proposte dai suggeritori mediatici: vogliamo di più! Ed anche grazie al clima di terrore mondiale ci spertichiamo in fobie personalizzate che ci percuotono con mille bastoni: dai serpenti, ai ragni, all’aereo, alle malattie veneree, ai batteri di ogni tipo che potrebbero aggredirci al tavolino del bar, dalla fobia degli uomini e delle donne con cui potremmo riprodurci a quella dell’acqua alta e molto altro di pauroso e di ridicolo che viene giustificato con ‘Scusa, è che c’ho la fobia!’”.
Arianna Porcelli Safonov è nata a Roma ed è laureata in Storia del costume, ha lavorato nell’organizzazione di eventi, mestiere per il quale ha viaggiato in tutto il mondo. Nel 2008 ha iniziato a studiare teatro comico, ha aperto il blog di racconti umoristici Madame Pipì e dal 2010 ha abbandonato il mondo degli eventi per dedicarsi all’intrattenimento a tempo pieno. Oggi è un’apprezzata attrice comica, conduttrice di format tv e autrice di monologhi di stand-up comedy e cabaret, tra l’Italia e la Spagna. Le prevendite per lo spettacolo del 21 aprile sono disponibili nel circuito Vivaticket (on line e punti vendita) al costo unico di 10 euro.