MasieraDay, arrivano campioni di sport e di vita. Emozioni per il piccolo Cesare: ‘Arrendersi non è un’ipotesi’
PalaRomare vestito a festa per 2500 ieri dove si è celebrata l’edizione 2023 del MasieraDay, la giornata dedicata al ricordo del grande Livio Romare, ex campione della Jokey Schio Volley oltre che uomo dai tratti straordinari.
Nel palcoscenico del palazzetto gremito di entusiasmo, si sono alternati il Ct della nazionale maschile di pallavolo, attuale campione del mondo, Ferdinando Fefè De Giorgi, il più grande atleta paraolimpico di tutti i tempi per lo sci nautico Daniele Cassioli ed il Ct della nazionale di calcio Roberto Mancini: ospiti magistralmente presentati da Arianna Ciampoli, storico volto Rai.
Un’edizione all’insegna dell’inclusività: la kermesse ha infatti voluto abbracciare il tema sociale legato a doppio filo al progetto ‘Schio Città Europea dello Sport‘: in città, per tutto il 2023 si susseguiranno oltre un centinaio di eventi sportivi con diverse presenze eccellenti delle varie discipline. Grandi emozioni non solo per le parole del Mancio che ha ricordato il valore dell’amicizia con un particolare pensiero rivolto agli amici scomparsi negli ultimi mesi, Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic, ma anche per le riflessioni di Fefè sul senso di non fermarsi di fronte ad un limite: limite insito nella natura umana di ciascuno, ma non per questo motivo di arrendevolezza di fronte alle sfide che la vita pone davanti. Sfide che anche il giovane Cassioli, 25 ori mondiali, 27 titoli europei e 41 italiani come curriculum, ha saputo cogliere senza mai nascondersi dietro a quella diversità che diventa la marcia in più.
Riconoscimenti anche quest’anno per cinque studenti che si sono particolarmente distinti: tre i premiati dell’Itis De Pretto e due quelli del Tron Zanella, ognuno dei quali ha ricevuto una speciale borsa di studio: Luca Schneider giovane campione di Tai Chi, Andrea Mendo atleta di Kung Fu, Valentina Altissimo impegnata nel pattinaggio a rotelle, la cestista oltre che studente modello Martina Mutterle e Giulio Battistin che pratica con successo l’hockey su rotelle.
Più di qualche viso rigato dalle lacrime con la borsa di studio, inattesa e per questo ancor più sorprendente, consegnata nelle mani del piccolo Cesare Zambon che con mamma Valentina è salito sul palco tra gli applausi: malato di neurofibromatosi, sta seguendo un difficile percorso riabilitativo circondato dall’amore della sua famiglia ma senza per questo privarsi delle gioie della fanciullezza oltre che dalla possibilità di praticare lo sport grazie al suo maestro Daniele.
Storie di vita che sanno di coraggio e di caparbietà: con la la convinzione che arrendersi è davvero un’ipotesi già scartata in partenza.