Champions: il Milan prenota il derby con l’Inter in semifinale, Napoli out
Nelle Coppe europee spesso il blasone fa la differenza. E così è stato per il derby italiano Napoli-Milan valido per i quarti di Champions League. I partenopei stanno per vincere lo scudetto dopo aver dominato il campionato, ma, i rossoneri in bacheca hanno ben 7 Coppe dei Campioni e questo aspetto ha pesato molto sulla sfida. Troppo divario storico tra il Diavolo e gli azzurri che solo quest’anno hanno superato per la prima volta gli ottavi di finale della competizione per club più importante del Mondo. C’è poco da fare, certe cose contano. E così è delirio Milan: i campioni d’Italia volano in semifinale dopo ben 16 anni.
Rafa Leao e Mike Maignan: sono loro i due uomini che al “Maradona” hanno fatto la differenza. Due campioni, due fenomeni. Il portoghese spacca letteralmente la partita e al 43′ serve un cioccolatino a Giroud per l’1-0. Un gol pesantissimo alla luce dell’1-0 centrato a San Siro dalla squadra di Stefano Pioli mercoledi scorso. Osimhen pareggia solo quando ormai è troppo tardi: al 93′. In mezzo due rigori falliti, o meglio parati dai portieri: sullo 0-0 Meret neutralizza Giroud, a 10 minuti dal termine del match, invece, Maignan iptonizza Kvaratskhelia.
La meravigliosa cavalcata di Leao nel segno di Gullit e Weah. Ndombele perde palla sulla trequarti del Milan e Leao, è lontano e sembra inoffensivo. Invece, il centrometrista lusitano ci crede, non appoggia a Theo Hernandez e parte come un razzo. Ndombele non lo prende, Rafa accelera, salta Di Lorenzo e Rrahmani, poi appoggia a Giroud per il gol del vantaggio. Chapeau. Giroud, che, come detto, in precedenza aveva gettato alle ortiche un penalty. L’attaccante francese non sbagliava un calcio di rigore dal 2012.
Pioli batte Spalletti: i suoi calciatori disputano una partita da grande squadra. Milan attento in fase difensiva, seppur in sofferenza in avvio di gara. Poi il Diavolo è bravo a prendere le misure, difendere in modo ordinato e ripartire in maniera letale; la sua arma migliore. Napoli meglio nel palleggio e nel possesso palla ma i padroni di casa non sono mai stati capaci di imbeccare Osimhen stretto nella morsa Kjaer-Tomori. Spalletti protesta per un altro rigore non concesso al Napoli dall’arbitro polacco Marciniak e non segnalato dal Var. In semifinale, salvo clamorose sorprese, sarà “Derby della Madunina”. Mercoledi 19 aprile l’altra sfida di ritorno dei quarti Inter-Benfica, con i nerazzurri forti del 2-0 ottenuto in Portogallo.
L’altra semifinalista è il solito Real Madrid. Per le “Merengues” la Champions è il giardino di casa e quando il gioco si fa duro, i duri dei “Blancos” entrano in gioco. Dopo il 2-0 del “Santiago Bernabeu”, la bella compagine di Carlo Ancelotti si ripete allo Stamford Bridge contro il Chelsea. Un 2-0 anche in terra inglese, firmato dal nuovo astro nascente madridista: il 22enne brasiliano Rodrygo, comunque già protagonista nella Champions League vinta un anno fa dal Real, la 14esima della sua gloriosa storia.
La partita di Londra. I “Blues” sprecano troppo, il portiere belga del Madrid Courtois è un muro insuperabile. Quasi sicuramente in semifinale il Real se la vedrà con il Manchester City di Pep Guardiola che non dovrebbe avere problemi a eliminare il Bayern Monaco dopo il 3-0 dell’andata. Intanto, ecco i numeri straordinari del Real Madrid: 32° semifinale di Champions, l’undicesima nelle ultime 13 stagioni, 5 Champions alzate al cielo dal 2014 a oggi, di cui tre di fila, record assoluto in Champions League. I veri “Reyes de Europa” sono loro: quelli con la “camiseta blanca”. Curiosità: in tribuna a Stamford Bridge c’era un tifoso veramente speciale e “reale”: Juan Carlos, il Rey Emerito di Spagna.