Baby ladra fa “shopping” di vestiti in tre negozi al Palladio: bloccata dalla polizia una 14enne
Martedì mattina di “shopping sfrenato” e soprattutto a costo zero per una minorenne di 14 anni, bloccata però e in seguito denunciata per furti ripetuti di capi d’abbigliamento ai danni di tre negozi interni al Centro Commerciale Palladio di Vicenza. La giovanissima, della quale non vengono indicate le generalità né altri dati sensibili proprio in ragione della minore età, nascondeva la merce nello zaino scolastico dopo aver asportato a strappo i dispositivi antitaccheggio.
Ad accorgersi della sua condotta furtiva è stato un dipendente di “Pull and Bear“, il quale si è frapposto tra l’adolescente e l’uscita del punto vendita di moda giovane, nel contempo richiedendo l’intervento della polizia.
Dalla Questura berica è stata inviata quindi una pattuglia della squadra “Volanti“, che ha proceduto alla perquisizione della ragazza. Tre i vestiti che aveva sottratto con astuzia al negozio dove si trovava, per un valore di poco più di 50 euro. Si era recata nei camerini di prova dei vestiti, rimuovendo le tre placchette antitaccheggio per ciascun capo trafugato. Facilmente riconducibili a lei tutti gli indumenti rubati: oltre che per il possesso effettivo, la merce presentava il tessuto strappato dove vengono apposti i “bottoni” antiladro.
Ancora dallo zaino la minorenne ha estratto altri tre capi di vestiario, poi risultati rubati presso l’altro negozio di abbigliamento “Bershka” sempre presente all’interno del Centro Palladio, oltre a due paia di orecchini, presi dal negozio “Stradivarius” e intascati. Altri 55 euro circa etichette alla mano dal primo, valore di pochi euro nel secondo. Non avrebbe opposto alcuna resistenza agli agenti di Polizia di Stato, una volta resasi conto di essere stata scoperta.
Inevitabile per la ragazzina residente nell’hinterland del capoluogo vicentino una denuncia alla Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni di Venezia. Il capo d’imputazione consiste nel reato di furto aggravato, in ragione della rimozione dei dispositivi. In attesa del processo, però, la 14enne ha dovuto affrontare il giudizio della madre, fatta giungere in Questura di Vicenza per renderla edotta delle scorribande illecite della figlia desiderosa di rinnovare (gratis) il guardaroba, e per affidargliela per il rientro in casa.