Ancora schiuma e reflui nel Bacchiglione a Debba: i pescatori protestano, il Comune attiva Viacqua
Ancora schiuma nel fiume Bacchiglione a Vicenza in località Debba: il Comune ha attivato Viacqua, inviando una richiesta di monitoraggio.
Sono state numerose le segnalazioni giunte in questi giorni in Comune a Vicenza a seguito della presenza di un coltre di schiuma nel fiume a sud della città. L’amministrazione comunale ha inviato una richiesta formale di attivazione alla società che si occupa della rete dell’acqua potabile e della depurazione, per la presenza non solo di schiuma ma anche di reflui di fognatura nella zona di via Cipro, nei pressi dei Ponti di Debba.
“Va individuata in tempi rapidi – dichiara l’amministrazione comunale – la causa della moria di pesci e della presenza delle sostanze che producono la schiuma e dei reflui fognari. Se vi sono degli interventi da fare, vanno eseguiti con il criterio della massima urgenza a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente”. I primi casi di inquinamento risalgono a luglio 2022 e da allora se ne stanno occupando non solo Viacqua e Comune ma anche Arpav e Polizia provinciale.
Ancora nell’agosto dell’anno scorso le associazioni sportive di pescatori della zona avevano rilevato con le loro analisi la presenza di ingenti quantità di ammoniaca e tensioattivi oltre i limiti previsti dalla normativa. Per questo l’Associazione sportiva dilettantistica Magnagati Carp depositò allora una denuncia alle forze dell’ordine.
“Ancora schiuma e odore di detersivo in Bacchiglione, caro sindaco sono passati 11 mesi e il problema si ripresenta alla prima pioggia ‘decente’, ovviamente è destinato a peggiorare nei prossimi mesi appena diminuirà il livello dell’acqua e si alzerà la temperatura. Visto vi fate belli in campagna elettorale lo sistemiamo questo problema? Noi pescatori siamo stanchi. La popolazione è stanca. Ricordiamo che a breve quell’acqua del fiume servirà ad irrigare i campi …. Come la mettiamo?”, hanno scritto i pescato in un post con video lo scorso 14 aprile su Facebook.
Schiuma nel Bacchiglione a Debba: sopralluogo di Provincia, Comuni, Arpav e Polizia provinciale
Come già avvenuto nel corso del 2022, Viacqua ha attivato immediatamente le verifiche sugli impianti di depurazione della zona, in particolare quello di Longara. “In riferimento alla formazione di schiume, con probabile origine da sostanze tensioattive presenti in acqua – spiega un comunicato della società del servizio idrico integrato – le analisi confermano il rispetto dei parametri di legge. Inoltre, al controllo visivo di alcuni salti d’acqua presenti prima dell’immissione dell’acqua depurata o di eventuali reflui da scolmatore di pioggia in Bacchiglione, non sono state rilevate schiume riconducibili all’attività del depuratore o al funzionamento della rete fognaria.
Sulla vicenda la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, è oggi tornata a chiedere “le dovute verifiche con assoluta urgenza, per accertare le cause cui può essere attribuibile la presenza di schiuma” e in tal senso ha interrogato la Giunta regionale. “Inoltre – prosegue Guarda – già l’anno scorso i pescatori segnalavano la presenza un tubo rotto da cui uscivano dei reflui. E’ noto come a monte vi sia il depuratore di sant’Agostino, di cui è però altrettanto noto il sottodimensionamento rispetto al fabbisogno dell’area servita, così come può accadere che durante le piogge le acque reflue scolmino direttamente nel corso d’acqua, non è però plausibile incasellare tutto questo come fosse una fatalità: il bando per il lavoro su rete fognaria e collegamento al depuratore di Casale è ancora fermo dopo essere stato sospeso nel 2021 e poi annullato nel 2022, senza sufficienti motivazioni. Intanto, si continuerà a non porre nel dibattito pubblico il tema dei ritardi nella gestione delle acque?”.
In merito a quanto dichiarato dalla consigliera regionale, Viacqua ricorda che, come già comunicato, “sul Depuratore di Casale la tabella di marcia è confermata” e che “dopo la revoca del bando di gara decisa dal Cda di Viacqua nell’aprile 2022, davanti ad una proiezione di aumento dei costi pari ad almeno il 30%, il maxi-progetto è stato suddiviso in stralci funzionali per consentirne la più rapida prosecuzione”. In linea con questo scenario, “nel mese di aprile inizieranno le procedure di gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione esecutiva del collettore sud, delle opere del Mosav di Veneto Acque e della conversione del depuratore di Sant’Agostino”. Viacqua ha confermato anche “la propria collaborazione con gli Enti pubblici e gli Organi di controllo che anche nel corso del 2022 e nella prima parte del 2023 ha portato a realizzare un’intensa campagna di controlli sulla rete fognaria. Contestualmente ha già condiviso con l’Amministrazione Comunale un programma pluriennale di estensioni di rete nelle zone non ancora servite”.