Brasile: si aprono le porte del carcere per l’ex presidente Lula
Il Tribunale supremo federale del Brasile ha respinto oggi la richiesta di “habeas corpus” presentata dall’ex presidente Lula da Silva, che ora può essere incarcerato per scontare la pena a 12 anni che gli è stata inflitta per corruzione e riciclaggio. Come previsto dagli osservatori, la decisione è stata presa con una maggioranza risicata: 6 voti contro 5. Formalmente è stato il parere della presidente del Tribunale, Carmen Lucia, ovvero l’ultima a votare, a segnare la sconfitta di Lula. In realtà però a segnare il destino dell’ex presidente, è stato il voto negativo di un’altra magistrata, Rosa Weber che ha di fatto dato la direzione alla lunghissima udienza, durata più di dieci ore. I suoi avvocati avranno tempo fino al 10 aprile per fare ricorso.
Manifestazioni si sono svolte, tra l’altro, anche a San Paolo, Belo Horizonte, Porto Alegre, Recife, Fortaleza, Manaus, Salvador de Bahia.