Primo maggio, Mattarella nel Reggiano: “Il lavoro è anche un dovere”
Oggi visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Cavriago nel Reggiano, per visitare il distretto della meccatronica emiliana. Il capo dello Stato ha parlato del valore, della sicurezza e della dignità del lavoro. “Celebriamo il valore della giornata del 1° maggio con necessario anticipo, in una realtà che ribadisce il valore costituzionale del lavoro e sottolinea, al contempo, come esso si confermi il motore della crescita e della coesione sociale della Repubblica”.
Mattarella ha ribadito che il lavoro è anche un dovere: “Ce lo ricorda l’art.4 della Costituzione. Ecco perché favorire l’ingresso nel mondo del lavoro è compito delle autorità pubbliche preposte che devono creare le condizioni affinché le imprese possano svilupparsi. Abbiamo adempiuto appieno al precetto che la Repubblica è fondata sul lavoro? – si domanda – È una missione che non appartiene solo ad alcuni ma riguarda l’intera società. È il lavoro che ci mette di fronte alle sfide nuove, alle necessità e ai bisogni emergenti, per chiederci come rilanciare il Paese in Europa e nel mondo. Il lavoro è stato lo strumento che ha permesso e favorito la mobilità sociale. Il lavoro è ciò che mette ogni cittadino nella condizione di scegliere il proprio posto nella vita della comunità”.
Il Pnrr: secondo il capo dello Stato il Piano Nazionale di ripresa e Resilienza è una ineguagliabile opportunità che potrà ridurre e colmare ritardi strutturali, sostenere strategie di crescita e favorire, con l’innovazione, più diffuse opportunità. “Opportunità che interpellano il sistema delle imprese per mettere a terra le diverse iniziative e aiuterà a trasformare l’economia italiana e puntare alla piena occupazione”.
Il lavoro per combattere discriminazioni e illegalità: “Lavoro per un esercizio pieno dei diritti di cittadinanza. Lavoro come antidoto, come strumento efficace per combattere in modo proficuo discriminazioni e illegalità diffuse. Il lavoro è parametro che permette di misurare l’effettivo livello di parità, sul terreno dell’occupazione e dei salari, tra donne e uomini. Al fine di verificare il rispetto di quanto disposto dall’art. 37 della nostra Costituzione: “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione”.
Il 2 maggio Mattarella sarà nuovamente in Emilia-Romagna, a Cesena, per una visita in un altro distretto produttivo di spicco, quello agricolo.