Falso infermiere si faceva assumere dalle case di riposo dell’Alto Vicentino: denunciato un 39enne
Esercizio abusivo continuato della professione medica e falsità materiale in certificati e atti pubblici: con queste accuse un 39enne residente nella Riviera del Brenta è stato denunciato in stato di libertà dai carabinieri del Nas di Padova.
L’uomo millantava di essere un infermiere professionale e da tempo esercitava la professione presso alcune residenze per anziani dell’Alto Vicentino. Il cerchio, attorno al falso professionista della sanità si è stretto lo scorso 26 aprile grazie a una approfondita indagine messa in campo dal Nas (Nucleo Antisofisticazioni) di Padova e consistita in una serie di ispezioni, controlli e verifiche.
Il 39enne non solo si era presentato presso residenze socio sanitarie per anziani della provincia di Vicenza (che fanno i conti con una cronica carenza di personale) cercando lavoro qualificandosi come infermiere nonostante non fosse iscritto all’Albo professionale degli infermieri, riuscendo a farsi affidare il lavoro in dette strutture, ma esercitava abusivamente la professione da tempo ed era stato in forza presso alcune Rsa in particolare dell’Alto Vicentino. Ci riusciva, pur essendo privo dell’iscrizione obbligatoria al relativo albo professionale, mediante l’attivazione ingannevole di contratti di collaborazione in quanto libero professionista, passando attraverso cooperative di servizi convenzionate con le strutture per anziani, producendo loro titoli e abilitazioni falsificati.
Le indagini, curate dal gruppo dei carabinieri agli ordini del capitano Massimo Andreozzi del Nas di Padova, sono ancora in corso sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Vicenza. Il provvedimento, come sempre è stato emesso nella fase delle indagini preliminari, nella quale, e fino a giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.