Elezioni a Vicenza. Candidati, liste, temi, mood delle campagne: tutto quello che c’è da sapere
Si chiude oggi a Vicenza una campagna per le elezioni amministrative del 14-15 maggio che si è rivelata scoppiettante, che non ha risparmiato colpi bassi e con punzecchiature reciproche, in particolare fra il sindaco uscente (coalizione di centrodestra) Francesco Rucco, quello di centrosinistra Giacomo Possamai e fra Rucco stesso e il suo ex assessore Claudio Cicero.
I candidati e le liste
I candidati per questa tornata elettorale a Vicenza sono sette.
Il sindaco uscente Francesco Rucco ha il sostegno dei partiti Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega-Liga, a cui si aggiunge la civica Lista Rucco.
Giacomo Possamai, capogruppo Dem in Regione, è sostenuto da sei liste: Partito Democratico, Civici con Possamai, Coalizione Civica Sinistra Verdi, Lista Tosetto Ripartiamo da Vicenza, Per una grande Vicenza Azione Italia Viva, Possamai Sindaco. Accoglie quindi anche l’ex assessore di Forza Italia Matteo Tosetto.
Corrono da sindaco anche due ex assessori dell’area di centrodestra: Claudio Cicero (lista civica “Impegno a 360°”) e Lucio Zoppello (lista civica “Rigeneriamo Vicenza Insieme”). C’è poi Edoardo Bortolotto, per il Movimento 5 Stelle. Unica donna in lizza, Annarita Simone, con la civica “La Comune”, che raccoglie le sigle di Unione Popolare, Pci e Partito del Sud. Il settimo candidato, con la civica “Contiamoci!” (area no vax – no green pass), è un medico, Stefano Crescioli, senza precedenti in politica. Qui tutti i candidati alla carica di consigliere comunale: sono 453 per 32 seggi in palio a Palazzo Trissino.
I temi
Il progetto della linea dell’Alta Velocità (in parte programmato e parte da definire), l’inquinamento, i Quartieri, i progetti del Pnrr, ma anche le prospettive turistiche e culturali e la sicurezza: sono stati tanti i temi che hanno avuto banco durante queste settimane di campagna elettorale.
Fra i più scottanti, sicuramente quello del progetto di attraversamento della città con la linea Alta Velocità / Alta Capacità (in siglia AV/AC): Rucco accusa l’amministrazione precedente a guida Variati di aver approvato il progetto iniziale che lui si sarebbe trovato già fatto, mentre Possamai gli ha ricordato di aver governato gli ultimi cinque anni senza far niente, tanto che si è passati al progetto definitivo (per la parte Ovest della città) con la quintuplicazione degli abbattimenti di edifici e il raddoppio dei cantieri e nessuna decisione presa per la prosecuzione a Est, con il nodo del passaggio in zona Settecà. Su questo tema, critiche a Rucco anche da Zoppello e da uno scatenato Cicero, mentre Simone e Bortolotto si dicono contrari all’opera.
Altro problema molto dibattuto, quello dell’inquinamento da polveri sottili: Vicenza da una recente classifica dell’Agenzia europea dell’ambiente – Aea – è risultata la quarta peggiore in tutto il continente. Su questo Rucco difende quanto fatto, e in particolare l’accordo fra sindaci per la qualità dell’aria, mentre gli sfidanti hanno presentato diverse ricette per fare di più su questo tema.
Le polemiche
Nel corso delle ultime settimane non sono mancate le polemiche fra i diversi schieramenti: il M5S ha presentato un esposto al Corecom, incassando una delibera del Garante per le Comunicazioni che riconosciuto una violazione della par condicio da parte del Comune nel modo in cui in queste settimane ha gestito la comunicazione istituzionale.
Da parte sua la coalizione di centro destra ha risposto denunciando che “non c’è niente di peggio di chi fa la morale agli altri mentre sta violando sistematicamente la legge”: il riferimento, di questi ultimi giorni, sarebbe alle dimensioni dei loghi e del nome di Possamai nella vetrina del comitato elettorale: “La polizia locale ha verificato le irregolarità compiute da tre soggetti politici nell’uso delle loro sedi elettorali e li ha denunciati tutti e tre alla Prefettura”. Questione di centimetri, insomma. Il riferimento è non solo a Possamai, ma anche alla sua civica e a quella di Cicero. A stretto giro la risposta del candidato del centro sinistra: “E’ una delle azioni più gravi e insieme grottesche attuate dal sindaco uscente nel tentativo disperato di infangare i suoi avversari. Con un chiaro e gravissimo abuso del potere”. Tanto più, dice, dato che non ha ricevuto alcun verbale dai vigili.
Gli approcci e la chiusura della campagna elettorale
Il principale sfidante di Rucco, ossia Possamai, si dice sicuro di portarlo al ballottaggio. Ha puntato tutto sul sostegno di altri sindaci di centro sinistra (fra gli altri son passati per Vicenza quelli di Milano, Verona, Padova, Bergamo e Brescia) e le alleanze fra territori (in particolare con il comune scaligero e quello patavino), mentre il sindaco uscente ha fatto calare su Vicenza una schiera di rinforzi tramite ministri, presidenti di Regione e assessori regionali di centro destra: da Salvini a Zaia (due volte), da Giorgetti alla Bernini, da Marcato a Donzelli, da De Poli a Tosi: come a dire che la forza di una sua amministrazione è il filo diretto con chi governa in Regione e a Roma. Due approcci diversi, vedremo lunedì quale avrà pagato di più.
Anche nella chiusura oggi della campagna elettorale si evidenziano due approcci e due stili diversi fra i due principali candidati. Una chiusura, va detto, condizionata peraltro per entrambi dal maltempo: al locale Totem per Rucco e le sue liste (con dj-set finale), camminando di quartiere in quartiere per Possamai.
La guerra dei sondaggi
Le scintille fra Rucco e Possamai hanno riguardato anche i sondaggi: quelli commissionati dal centro sinistra dicono che Rucco non passerebbe al primo turno e soccomberebbe addirittura al ballottaggio. Quelli commissionati dal centrodestra vedono invece Rucco avanti anche se non sopra, al 50%.
Le elezioni: i numeri e come si vota
Il corpo elettorale chiamato al voto a Vicenza città per eleggere il nuovo sindaco e i nuovi consiglieri comunali è composto da 88.941 cittadini, suddivisi in 111 sezioni: 42.270 elettori e 46.671 elettrici. L’affluenza, cinque anni fa (10 giugno 2018) fu del 55,8% (votarono in 48.669 su 87.225 aventi diritto di voto) e Francesco Rucco fu eletto di poco al primo turno con il 50,64% dei voti, con 2.286 voti in più di Otello Dalla Rosa per la coalizione del centro sinistra.
Essendo Vicenza un Comune con più di 15mila abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta si procederà a un ballottaggio il 28-29 maggio tra i due candidati sindaco più votati.
Un elettore, sempre nei Comuni al di sopra dei 15mila abitanti, può decidere di votare un candidato sindaco e insieme una lista a cui non è collegato: significa che è concesso il voto disgiunto. Il Consiglio comunale viene rinnovato in occasione dell’elezione del nuovo sindaco. Il sistema elettorale con cui vengono ripartiti i seggi è proporzionale: il 60% dei posti disponibili vanno automaticamente alle liste che appoggiano il sindaco che risulta eletto. Il rimanente 40% viene suddiviso tra le altre liste in maniera proporzionale al numero di voti ricevuti da ciascuna nel primo turno.
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