Elezioni in Turchia, si va verso il ballottaggio
Seggi chiusi e spoglio in corso in Turchia, dove si è votato per le elezioni parlamentari e presidenziali: Erdogan è in testa, ma il suo vantaggio si riduce con la conta dei voti ed è ora sotto la soglia del 50% necessaria per non andare al ballottaggio.
L’affluenza per il rinnovo della presidenza della Repubblica è arrivata all’88,44% degli aventi diritto, mentre per le elezioni parlamentari l’affluenza è arrivata all’85,14%.
Potevano votare tutti i cittadini turchi con almeno 18 anni e, compreso il numero dei residenti all’estero, gli aventi diritto erano oltre 64,1 milioni. Il capo di Stato in carica Recep Tayyip Erdogan è in corsa contro Kemal Kilicdaroglu, che guida un’alleanza composta da vari partiti di opposizione, e Sinan Ogan che guida un’alleanza di partiti minori. Non si sono registrati incidenti di rilievo durante le operazioni di voto.
Il leader dell’opposizione turca Kilicdaroglu in un discorso in serata ha affermato che il partito di governo AK sta bloccando il sistema elettorale presentando obiezioni ai risultati. “Non bloccate la volontà della nazione. Il Paese non ha più pazienza per l’instabilità. Non potete gestire la situazione con la manipolazione, non abbiate paura della volontà della gente”, ha precisato, invitando volontari e funzionari di partito a continuare a monitorare il conteggio dei voti. “Resteremo qui fino a quando non sarà stato contato l’ultimo voto“, ha detto.
“Tentare di annunciare i risultati in modo avventato significa usurpare la volontà nazionale“, ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan su Twitter in riferimento alle dichiarazioni dei politici di opposizioni che, mentre non è ancora stato completato il conteggio dei voti, avevano annunciato di essere in vantaggio e che lo sfidante Kemal Kilicdaroglu vincerà le elezioni. Erdogan ha chiesto ai suoi sostenitori e collaboratori di “restare ai seggi, a qualsiasi costo, fino a quando i risultati ufficiali non saranno finalizzati”.