Il piccolo cigno nero nato da poco nel parco non sopravvive agli sbalzi termici
Per qualcuno era già una nuova piccola mascotte del parco di Recoaro Terme il cigno nero venuto alla luce solo poche settimane fa, in piena primavera. Purtroppo, però, la sua vita è qui stata breve: stamattina infatti il Comune ha informato la cittadinanza della morte del piccolo volatile di una specie particolare e non abituata al clima freddo, dovuta pare alla sua fragilità che non gli ha permesso di superare gli sbalzi termici degli ultimi giorni.
Per avere certezza che si sia trattato di un evento naturale, visto l’episodio cruento del passato recente a Recoaro (nel 2019 qualcuno spezzò il collo a uno dei cigni bianchi), si andrà a fondo. “Nei prossimi giorni – si legge nel post apparso oggi nella pagina Facebook ufficiale del Comune – si attendono eventuali conferme dall’esito degli esami in corso presso l’Istituto Zooprofilattico”.
La notizia della morte dell’unico uccello acquatico a piume nere (in età adulta, per i cuccioli è invece grigio chiaro fino alla piena maturazione), venuto alla luce di recente, è stata resa pubblica solo nella tarda mattinata di oggi, giovedì 18 maggio, ma sembra risalire all’inizio della settimana in corso. La pioggia insistente e il freddo, evidentemente, hanno “avuto la meglio” sul riparo e il calore offerti dalle piume della madre, che lo accudiva costantemente dai primi giorni allo svezzamento. Stanno apparentemente bene, invece, i cigni genitori. Sul parco in centro a Recoaro sono puntate delle telecamere di sorveglianza che monitorano lo stagno e il verde intorno, ma difficilmente potranno fornire indicazioni utili.
Si tratta di una specie importata dall’Australia all’Europa nel XVIII secolo, caratterizzata dal piumaggio di colore scuro e dal becco rosso, con piume bianche sulle ali spiegate. In Italia ad oggi se ne contano poche decine di esemplari, per lo più in cattività. In risposta alla comunicazione del Comune di Recoaro sono parecchi i messaggi di polemica aperta nei confronti di chi si occupa gestione degli animali del parco, tra chi lamenta l’assenza di una struttura di riparo adeguata per gli ospiti piumati e chi propone diverse soluzioni per garantire la sopravvivenza di un tipo di animale per sua natura già fragile.