Intimidazioni ai sindaci: una decina di casi all’anno nel Vicentino
Il prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo ha disposto che il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – l’organo ausiliario di consulenza del rappresentante del Governo per l’esercizio delle sue attribuzioni di autorità provinciale di pubblica sicurezza sul piano politico-amministrativo – svolga la sua prossima riunione presso il municipio di Arzignano.
Una scelta che viene a pochi giorni dalle minacce alla sindaca Alessia Bevilacqua. Presieduto dal prefetto e composto dal questore e dai comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della guardia di finanza, il comitato si terrà lunedì 29 maggio prossimo e vedrà la partecipazione della stessa sindaca, anche in qualità di autorità locale di pubblica sicurezza.
In una nota la Prefettura spiega, tuttavia, che il fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali in ambito nazionale e provinciale è un fenomeno in diminuzione, ma che ciò nonostante “rimane sempre massima l’attenzione da parte delle istituzioni statali”.
La riunione – oltre a rappresentare un’ulteriore occasione per il prefetto e per le forze di polizia per manifestare nuovamente la vicinanza dello Stato alla prima cittadina della città del grifo e a tutti gli amministratori locali del vicentino – si colloca nell’ambito dei comitati itineranti avviati lo scorso marzo dal prefetto Caccamo per effettuare specifici focus sulla sicurezza con riguardo alle diverse aree territoriali e consolidare i rapporti di collaborazione tra istituzioni statali e locali, anche attraverso la stipulazione di Patti per la sicurezza urbana che mirano a definire in modo congiunto le strategie per incrementare i livelli di sicurezza percepita e partecipata nel territorio.
Ancora minacce alla sindaca Bevilacqua: avviso orale per il 53enne
Intimidazioni ai sindaci: una decina di casi all’anno
Quanto al fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali a livello provinciale, come già reso noto, la Prefettura di Vicenza nelle scorse settimane ha realizzato un percorso di sensibilizzazione a sostegno degli amministratori locali in collaborazione con la Provincia, l’ufficio scolastico provinciale e l’amministrazione comunale di Vicenza. Un’attività culminata il 14 aprile scorso con una giornata nella quale gli studenti di alcune classi quinte dell’Istituto “Canova” si sono confrontati con i sindaci destinatari di atti intimidatori nell’anno 2021 (nello specifico, i primi cittadini di Enego, Roana, Sarcedo, Sandrigo e Valdagno). Il fenomeno, come detto, sta diminuendo e sono oggi una decina ogni anno gli episodi riconducibili ai reati di diffamazione e minacce, perpetrate perlopiù a mezzo social network.
I rimborsi previsti dal fondo di ristoro, appositamente istituito dalla legge di bilancio 2021 e gestito dall’Osservatorio nazionale sul fenomeno in esame istituito presso il Ministero dell’interno, sono stati regolarmente erogati alle amministrazioni comunali nel cui ambito territoriale si sono registrati atti di intimidazione e hanno consentito il finanziamento di progetti a livello locale per per la promozione della cultura della legalità, con particolare riguardo agli studenti e ai giovani. Nell’ultima legge di bilancio la dotazione annua di tale fondo, pari a 5 milioni di euro, è stata incrementata di un ulteriore milione per gli anni 2023 e 2024.
Per quanto concerne invece lo specifico atto intimidatorio contro Alessia Bevilacqua, oltre alle misure di sicurezza adottate nell’immediatezza a tutela del sindaco e all’attività investigativa dei carabinieri che ha portato alla denuncia dell’autore, sono state adottate misure di prevenzione nei confronti del 53enne, al quale, in quanto ritenuto soggetto socialmente pericoloso, è stato notificato un avviso orale del questore, contenente una serie di divieti. Si tratta di un provvedimento che potrebbe aprire la strada a un suo definitivo allontanamento dal territorio comunale.