Balotelli fu vittima di tentata estorsione. Violenza sessuale sull’ex minorenne già archiviata
Ne parlano da ieri un po’ tutti i quotidiani, sia le testate sportive che le pagine di cronaca, dopo la sentenza pronunciata dal giudice monocratico (Claudia Molinaro) del Tribunale di Vicenza sul “caso Balotelli”. Una storia di qualche anno fa che vede il calciatore italiano oggi 32enne – in forza al Sion, in Svizzera – accusato di presunta violenza sessuale su una ragazza vicentina, all’epoca minorenne, e di controverso possibile vittima lui stesso di un tentativo di estorsione.
Un’ipotesi questa che, da martedì 23 maggio, viene corroborata dalla decisione del giudice berico: la parte lesa nella vicenda ormai arcinota allo stato attuale dei gradi di giudizio sarebbe proprio il “Supermario” del calcio, al quale furono chiesti 100 mila euro da un avvocato trevigiano, ora condannato, al fine di non far arrivare la notizia delle presunte violenze alla stampa, evitando così lo “scandalo”. Ieri il pronunciamento in primo grado, con la Gazzetta dello Sport a ricostruire la vicenda extracalcistica legata all’ex Nazionale.
Due anni e tre mesi a Roberto Imparato, legale del Foro di Treviso, con un risarcimento pecuniario nella somma di 80 mila euro (l’entourage dell’attaccante ne aveva chiesti 200 mila). Potrà ricorrere in Corte di Appello. Accolta in pieno quindi la richiesta della Procura di Vicenza, che aveva ratificato il capo di accusa nei confronti dell’avvocato riconoscendo gli estremi di un possibile tentato di raggiro con i contorni dell’estorsione, da sottoporre al giudizio del magistrato unico. Mario Balotelli, consigliato dai suoi legali con l’avv. Enrico Baccaro in sua rappresentanza, si era subito costituito parte civile.
Rimane invece in attesa delle conclusioni la posizione dell’ex “fiamma” di Balotelli, vale a dire l’iter di giustizia in corso al Tribunale dei Minori di Venezia. Tra Mario e la ragazza vicentina sempre rimasta anonima in virtù della minore età ai tempi della relazione tra i due – aveva 17 anni e si trovava a Nizza così come il calciatore – ci furono degli incontri fugaci con rapporti intimi consenzienti: questo secondo la difesa dell’atleta (ex Inter, Milan e Liverpool tra gli altri, Brescia e Monza le ultime tappe in Italia), mentre dall’altra parte si avanzò in un primo momento l’accusa di violenza sessuale e tentato stupro, addebiti – gravi – poi archiviati e di fatto non più oggetto di valutazioni sul piano giudiziario. Anche la giovane vicentina è imputata per tentata estorsione e, salvo colpi di scena, andrà a processo.