Milan, è l’anno dei grandi addii: lasciano Maldini e Massara
E’ l’anno dei clamorosi addii in casa Milan. Dopo Zlatan Ibrahimović si chiude l’era Maldini. Alla base del divorzio con il club rossonero visioni troppo distanti. Dopo un incontro di circa mezz’ora con il numero uno del Milan Gerry Cardinale, si è scritta la parola fine con l’ex capitano rossonero.
Maldini chiedeva infatti un rafforzamento della rosa con nomi ‘di garanzia’ per essere competitivi in Italia e in Europa, Cardinale punta più sui talenti da far crescere in casa. A questa visione discordante si è poi aggiunto il malcontento per il mercato condotto nella scorsa stagione. Con Maldini, che aveva assunto il ruolo di direttore tecnico dal giugno 2019, se ne andrà anche il suo braccio destro Frederic Massara.
I due dirigenti non saranno sostituiti, ma i loro compiti passeranno nelle mani di Giorgio Furlani, amministratore delegato del club dallo scorso novembre e di Geoffrey Moncada, capo dello scouting milanista che lavora in rossonero dai primissimi tempi di Elliott. L’ex ragazzo prodigio del mercato del Monaco sarà il primo ispiratore delle strategie sugli obiettivi da inseguire.
Un vero e proprio ribaltone all’interno del club rossonero, che non tutti i giocatori hanno preso bene, tra cui Leao, Theo Hernandez e Maignan. In particolare l’attaccante portoghese, legatissimo a Maldini, nella tarda serata di ieri, ha pubblicato sui social un tweet con emoticon che esprime perplessità.
Pioli resta in panchina. A meno di clamorose novità dell’ultimo minuto Stefano Pioli dovrebbe guidare i rossoneri anche nella prossima stagione. Il Mr ha ha parlato in conferenza stampa al termine di Milan-Hellas Verona, proprio dell’addio di Ibra e di un suo possibile cambio di ruolo: “Ho allenato un campione, il più grande che ho allenato. Un riferimento in campo e fuori. Intelligentissimo, mi dispiace non poterlo più fare. Dispiace tanto. Il suo aiuto è stato notevole in questi anni”. Poi sul suo futuro ha commentato: “Ci ho parlato tempo fa, non si vedeva allenatore, ma le cose possono cambiare. Non so cosa farà, ma lo farà bene”.
Cardinale e il mercato alla “Moneyball”. La regola è semplice: giocatori selezionati in base ai dati: “Billy Beane – ha detto Cardinale – è stato decisivo nel convincermi che il calcio europeo potesse essere una grande opportunità”. Dunque proprio il sodalizio con Beane, guru del player-trading che ha rivoluzionato il baseball ispirando anche un film di successo con Brad Pitt, sembra destinato a consolidarsi in ottica mercato.