Il nuovo stadio di Milano e il Meazza al centro delle discussioni
Nuovo stadio del Milan, nuovo stadio dell’Inter e destino dell’attuale impianto Giuseppe Meazza di San Siro. Ieri a Palazzo Marino si è tenuto il Consiglio Comunale, durante il quale il sindaco Beppe Sala ha detto ai consiglieri :”Non avete fatto una proposta sensata in due anni e mezzo, se l’avete, qualcuno si alzi in piedi ora e dica che c’è una proposta e che venga condivisa dalle società. Io non l’ho sentita in due anni e mezzo”.
Nonostante questo, il Milan poggia il piede sull’acceleratore. Dopo aver abbandonato l’ipotesi di un nuovo impianto in condivisione con l’Inter e valutato tutte le criticità riguardanti l’area La Maura e Sesto San Giovanni, il club rossonero si è focalizzato sull’area San Francesco a San Donato Milanese.
Secondo quanto riporta oggi il quotidiano Il Cittadino, nella giornata di ieri il Milan avrebbe così firmato un primo accordo formale con la società Sportlifecity: “Si tratta di una sorta di intesa preliminare tra privati per la cessione del pacchetto di permessi urbanistici che gravitano sul comparto”.”Per il momento – prosegue Il Cittadino – non è stata divulgata alcuna notizia ufficiale, ma fonti informate parlavano della firma di un documento che guarda alla cessione alla squadra calcistica dell’operazione detta Sportlifecity, promossa da Cassinari&Partners, che prevede una cittadella dello sport da circa 150 milioni di euro sui 300 mila quadrati di terreno del San Francesco. Una prospettiva che ormai da qualche mese ha come alternativa l’ipotesi dello stadio da oltre 600 milioni di euro che sembra farsi sempre più vicina”.
Va sottolineato che il Comune rimane un soggetto con il quale il Milan dovrà interagire. L’amministrazione comunale, infatti, dovrà approvare una variante per permettere al Milan di procedere. I tempi necessari per questo iter non sono noti né lo è la posizione dell’esecutivo. Ma il Milan attende speranzoso. In pratica: “Per tradurre in realtà l’impegnativo disegno del Milan è necessaria comunque una variante che dovrà varare l’amministrazione di Francesco Squeri. E intanto l’esecutivo in carica in questa fase non si è ancora espresso”.