Meloni a Parigi da Macron: migranti e conflitto russo-ucraino nell’atteso bilaterale
Italia e Francia sono due nazioni legate, centrali e protagoniste in Europa. Sono le parole con cui la premier Giorgia Meloni ha “aperto” il dialogo col presidente francese Emmanuel Macron, incontrato ieri (20 giugno) a Parigi nell’atteso bilaterale seguito dal confronto sulla questione migranti di qualche settimana fa. Un faccia a faccia atteso, appunto, perché attese erano le due nazioni alla prova del disgelo che, a quanto pare, c’è stato.
Niente drammi nel Mediterraneo. Strette di mano e larghe intese sui temi di interesse comune. Questo è quanto viene fuori dopo l’incontro tra la premier Meloni – per la prima volta all’Eliseo da presidente del Consiglio – e Macron. I temi affrontati, manco a dirlo, sono sempre gli stessi: migranti, investimenti e guerra in Ucraina. “Non possiamo consentire che tornino parametri europei che oggi sarebbero inadeguati” ha affermato Meloni, aggiungendo che “La sfida è una governance incentrata sugli investimenti sulle materie strategiche che non possono essere considerati come tutti gli altri”. Macron dal canto suo ha invocato la necessità di coordinamento tra i due Paesi sui flussi migratori per “evitare drammi nel Mediterraneo”.
Il conflitto russo-ucraino. Su questo tema Meloni ha osservato che “non possiamo continuare a consentire lo schiavismo del Terzo Millennio, che la selezione all’ingresso sia fatta da reti di criminali. Per questo bisogna collaborare e garantire il diritto a non emigrare”. Collaborazione, dunque, sembra la parola d’ordine. Anche sul conflitto russo-ucraino. “Non c’è dubbio che l’Italia e la Francia continueranno a sostenere la causa di Kiev a 360 gradi”, ha dichiarato ancora la premier Meloni. “Se non lo facessimo, troveremmo un mondo molto più caotico. Quello che gli ucraini stanno facendo è difendere anche la nostra libertà. Sono fiera di poter annunciare assieme a Macron che lo scudo antiaereo franco-italiano Samp-T è adesso operativo in Ucraina”.