Chiusura anticipata “diurna” per un bar: serrande giù alle 19. L’ordinanza è del sindaco
Il locale della città, soprattutto di sera, era frequentato da soggetti ritenuti socialmente pericolosi e il sindaco di Vicenza ne dispone la chiusura anticipata, obbligando così gli esercenti ad abbassare le saracinesche entro le 19. Tutto ciò a fronte di più episodi in cui sono state chiamate in causa le forze dell’ordine per intemperanze di clienti spesso troppo su di giri e talvolta pregiudicati dediti a illeciti di varia specie.
E’ il primo provvedimento di questo genere che viene firmato dal neo primo cittadino del Comune capoluogo, Giacomo Possamai, utilizzando uno strumento analogo a quello che più sovente proviene invece dal questore di Vicenza. In caso di un’ordinanza del sindaco non si impone la sospensione dell’attività ma una limitazione all’orario giornaliero di apertura. Per tutta l’estate e anche oltre.
Come si illustra in una nota dell’ufficio stampa dell’ente locale, “fuori dal bar ci sono state risse, furti e anche una rapina, e il locale soprattutto di sera risulta frequentato da persone considerate pericolose”. Di qui la decisione del sindaco Possamai di firmare il testo con la quale ordina al gestore di un pubblico esercizio di corso Santi Felice e Fortunato la chiusura anticipata alle 19 fino al 30 settembre.
“La nostra amministrazione – dichiara il sindaco Possamai – promuove una città più viva, inclusiva e aperta, dove i locali assumono un ruolo importante nella socializzazione e aggregazione delle persone. Ma saremo inflessibili verso chi non rispetta le regole e contribuisce a creare allarme sociale. Ho deciso di chiudere anticipatamente questo bar considerate le numerose segnalazioni dei residenti e gli interventi della questura, che ringrazio per la collaborazione. Mi auguro che questo provvedimento riporti serenità nella zona”.
L’ordinanza di riduzione dell’orario di apertura dell’esercizio pubblico è stata firmata dal sindaco dopo una serie di risse, aggressioni e furti e dopo che le forze dell’ordine hanno accertato che è diventato luogo di ritrovo di persone socialmente pericolose con vari precedenti di polizia, soprattutto per spaccio di sostanze stupefacenti. In occasione della comunicazione di avvio del procedimento per la riduzione dell’orario, inoltre, il gestore non ha presentato alcuna osservazione o memoria difensiva.