La protesta dei dipendenti italiani della base Usa: il primo sciopero della storia
Corteo e manifestazione di protesta oggi davanti alle Caserme Ederle e Del Din di Vicenza: è stato il primo sciopero dei dipendenti civili italiani delle basi militari Usa, in stato di agitazione insieme ai colleghi di Aviano e Livorno. Domani toccherà a quelli di Sigonella e Capodichino.
In tutta Italia sono in 4.500, 800 quelli nel vicentino che hanno incrociato le braccia oggi. Sarebbero 421 i posti di lavoro a rischio per esternalizzazioni.
I lavorati delle basi Usa lamentano anche discriminazioni professionali rispetto ai colleghi di altri Paesi europei, mentre i sindacati, Fisascat-Cisl e Ultucs-Uil, puntano il dito contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto nel 2021.In particolare, le richieste riguardano un nuovo inquadramento parametrato all’inflazione e il rinnovo delle relazioni sindacali.
“Non siamo lavoratori ‘Usa e getta'”, questo il loro slogan. Dopo quasi due anni di trattative – spiegano i rappresentanti sindacali – sono state rigettate tutte le richieste di tipo economico, ma anche per mettere ordine sulle regole di ingaggio, evitando così discriminazioni tra diversi profili professionali.
La protesta di questa mattina, che si è snodata fra via Goldoni fino alla rotonda di viale Dal Verme, ha paralizzato per l’intera mattina il traffico dell’intera area.