La mappa delle città più tassate d’Italia
Secondo un’indagine del Centro studi di Unimpresa sono sette le città del nostro paese più tartassate dalle tasse.
La ‘mappa del fisco locale’ in Italia parla infatti di aliquote pesantissime a Roma, Torino, Napoli, Genova, Bologna, Ancona e Campobasso.
Queste sette città “hanno, in tre casi su quattro, i livelli più alti di imposte sulle imprese e sulle famiglie, sui capannoni industriali e sulle case” evidenzia l’indagine. Con due “punti”, nella classifica dei tributi territoriali, figurano poi Firenze, Palermo, Perugia, Bari, Potenza, Trieste e Catanzaro. Un solo “punto”, invece, per Milano, Cagliari, L’Aquila, Aosta, Trento e Bolzano. Fisco light invece a Venezia, unica città che non risulta mai tra quelle con aliquote elevate.
Basata su dati dell’Agenzia delle Entrate, della Corte dei conti e del Dipartimento Finanze, l’analisi dell’associazione prende in considerazione le aliquote Iperf (definite dalle regioni), il totale delle addizionali Irpef (regioni e comuni), l’Imu e la Tasi.
Nella classifica, il Centro studi di Unimpresa assegna da uno a quattro punti: più è alto il punteggio, più è pesante la mano del fisco. Sono dunque sette le città col fisco al top, con tre “punti” accumulati. Nel dettaglio, a Roma si paga il 4,82% di Irap, il 4,23% di addizionali Irpef, l’1,06% di Imu; a Torino si paga il 4,13% di addizionali Irpef, l’1,06% di Imu e lo 0,33% di Tasi.
La ‘Mappa del fisco locale’ stilata dal Centro studi di Unimpresa rileva inoltre che a Napoli si paga il 4,97% di Irap, l’1,06% di Imu e lo 0,33% di Tasi; a Genova e Bologna si paga il 3,13% di addizionali Irpef, l’1,06% di Imu e lo 0,33% di Tasi; ad Ancona si paga il 4,73% di Irap, l’1,06% di Imu e lo 0,33% di Tasi; a Campobasso si paga il 4,97% di Irap, il 3,43% di addizionali Irpef, l’1,06% di Imu.
La clasifica assegna due punti anche a Trieste (per l’Imu all’1,06% e la Tasi allo 0,33%) e Catanzaro (per l’Irap al 4,82% e l’Imu all’1,06%). Hanno invece un solo “punto” Milano (per l’Imu all’1,06%), Cagliari (per la Tasi allo 0,33%), L’Aquila (per l’Irap al 4,82%), Aosta (per l’Imu all’1,06%), Trento (per la Tasi allo 0,35%) e Bolzano (per la Tasi allo 0,40%). Zero “punti” invece a Venezia che è l’unica città secondo il centro studi di Unimpresa dove il prelievo è sempre sotto le soglie più alte: nel capoluogo della regione Veneto fisco leggero perché si paga il 3,90% di Irap, il 2,03% di addizionali Irpef (1,23% regionale e 0,80% comunale), lo 0,81% di Imu e lo 0,29% di Tasi.