In sei lavorano in nero al ristorante etnico. Le Fiamme Gialle sospendono e multano il locale
Nuovo blitz delle Fiamme Gialle rivolto ad attività di ristorazione che offrono cibo etnico per le verifiche sui contratti di lavoro dei collaboratori. Cuochi, baristi e camerieri che spesso vengono “assunti” in nero, contravvenendo quindi alle regole. Mirino puntato di recente su un locale che propone alimenti tipici della cucina asiatica di S. Pio X, quartiere di Vicenza.
Dopo le verifiche portate in loco, i finanzieri del comando provinciale 117 hanno accertato la presenza di 6 persone prive di qualsiasi rapporto formale di lavoro ma di fatto in piena operatività all’interno del ristorante. Fattore determinante nel predisporre l’immediata chiusura dell’esercizio pubblico con modalità temporanea e una serie di sanzioni comminate al proprietario.
Su 11 dipendenti riscontrati nel locale al momento della “visita” della Guardia di Finanza di Vicenza, solo 5 sono risultati regolarmente sotto contratto. Tra gli irregolari anche un uomo privo di documenti, straniero, risultato in condizioni di clandestinità. Proprio la presenza del soggetto senza permesso di soggiorno in Italia ha portato alla denuncia dello stesso per il reato di soggiorno irregolare sul territorio dello Stato nonché dei titolari del ristorante per sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione illegale.
Fino a quando tutte le posizioni dei lavoratori effettivi saranno sanate – anche con relativo versamento dei contributi – di fronte all’Ispettorato del Lavoro e al fisco, l’attività non avrà il nulla osta per la riapertura. Ammonta a 13 mila euro il “salasso” in termini di sanzioni pecuniarie già comunicate dalla Gdf alla proprietà, a cui si aggiunge la denuncia sopra citata che porterà in Tribunale, a Vicenza, il legale rappresentante dell’attività.