Guerra in Ucraina, Putin: il gruppo Wagner non esiste
Sul gruppo Wagner era intervenuto anche il Pentagono, dichiarando che non stavano più prendendo parte all’offensiva nei territori ucraini, almeno in maniera significativa: secondo un portavoce “gli Stati Uniti hanno valutato che la maggior parte dei combattenti Wagner si trova però ancora nelle aree dell’Ucraina occupate dai russi”. Il Pentagono ha poi confermato la consegna delle bombe a grappolo a Kiev.
E da Kiev, il presidente ucraino Zelensky dichiara: “A sole 24 ore dal vertice Nato di Vilnius, sei Paesi si sono unite alle sette più grandi democrazie del mondo con le quali ieri abbiamo concordato le garanzie di sicurezza: Repubblica Ceca, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna e Svezia. Grazie! Sono fiducioso che il numero di garanti aumenterà. L’Ucraina e gli Stati Uniti manterranno un elenco di Stati che aderiranno alla nostra dichiarazione congiunta con il G7 sulle garanzie di sicurezza nel percorso verso la Nato”.