Nordio al question time alla Camera: “Sconcerto e sdegno per chi mi definisce favoreggiatore della mafia”
Nel programma di riforme sul tavolo del governo non c’è nessuna traccia di modifiche della disciplina del concorso esterno in associazione mafiosa. Lo assicura il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenuto durante il question time alla Camera per un’interrogazione sul concorso esterno in associazione mafiosa, in merito alle recenti polemiche. “Quando conducevo, come giudice istruttore, le indagini sulla colonna veneta delle Brigate Rosse – ha detto Nordio – fui oggetto di un disegno di attentato sventato dai carabinieri del generale Dalla Chiesa. Comprenderete il mio sconcerto e il mio sdegno quando qualcuno mi ha definito favoreggiatore della delinquenza mafiosa”.
Parole dure, dunque, quelle di Nordio che risuonano all’interno dell’Aula. Sul concorso esterno in associazione mafiosa si era scatenata una bufera da quando Nordio, qualche giorno fa, aveva ipotizzato di “rimodulare” il reato proponendo di tipizzare la fattispecie “con una norma ad hoc”. Al momento, aveva specificato Nordio, “non esiste come reato, è una creazione giurisprudenziale”, aggiungendo che “la stessa parola concorso esterno è un ossimoro”, perché “o si è dentro o si sta fuori”.
Le parole di Nordio hanno spinto il governo a precisare più volte che la riforma del concorso esterno non è mai stata in programma. Lo stesso ha fatto la premier Giorgia Meloni, a Palermo per il 31esimo anniversario della strage di Via D’Amelio. “Per quanto riguarda Nordio, le cose che si devono fare e si fanno, mentre del resto si può evitare di parlare” ha detto la premier. “Nordio ha risposto a una domanda in tema di concorso esterno in associazione mafiosa, ma lui stesso ha detto subito che non era una cosa prevista nel programma di governo del centrodestra”.