Sottraeva materiale in azienda per rivenderlo sui social: arrestato dipendente della Vimar
Prese elettriche, termostati, citofoni, radiocomandi, lampadine e molto altro: materiale per un valore di oltre 15 mila euro, sottratto in azienda e poi rivenduto via social da un dipendente infedele della Vimar di Marostica, ora arrestato dai carabinieri con l’accusa di furto pluriaggravato.
L’arresto dell’uomo è avvenuto la sera dello scorso 17 luglio: attorno alle 22 un dirigente della storica azienda di Marostica ha chiamato il numero di emergenza 112, chiedendo l’intervento dei militari nello stabilimento di viale Vicenza. Sul posto sono arrivati i militari della stazione di Marostica insieme ai colleghi di Romano d’Ezzelino: l’uomo aveva notato l’operaio uscire dalla ditta al termine del proprio turno di lavoro con uno zaino sospettosamente rigonfio.
Nel giro di pochi minuti, all’arrivo dei carabinieri, l’uomo, vistosi scoperto, ha mostrato il contenuto dello zaino: materiale vario, fra cui 40 prese elettriche, 100 biprese, 8 comandi per tapparelle, 9 termostati, 20 alimentatori USB e 40 interruttori bipolari. In casa poi gli son stati trovati due enormi scatoloni contenenti un numero cospicuo di materiale sempre dell’azienda per cui lavorava, fra il quale 85 termostati, 30 citofoni, 15 lampadine, placche, interruttori, deviatori, tasti, biprese, diffusori sonori, spie luminose, radiocomandi, viti ed affini, per un valore complessivo di oltre 15mila euro. Il tutto è stato successivamente restituito al legale rappresentante della società, che ha presentato formale querela nei confronti del collaboratore.
Le indagini effettuate poi nei giorni scorsi hanno consentito ai militari di appurare come l’uomo, da diverso tempo, pubblicasse su vari social network la vendita della merce che man mano asportava dall’azienda presso cui lavorava.
L’operaio infedele è stato così trasferito in stato di arresto presso gli uffici della stazione
dei carabinieri di Marostica e, su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Vicenza, trattenuto momentaneamente in attesa dell’udienza di convalida.
Ieri il giudice ha convalidato l’arresto e si è svolto il rito direttissimo, applicando a carico dell’uomo l’obbligo di presentazione quotidiana presso gli uffici dell’Arma a Marostica.