Rdc, la ministra Calderone: “Il rimedio alla povertà è il lavoro”
Informativa al Senato per la ministra del Lavoro, Marina Calderone, che ha parlato del reddito di cittadinanza sottolineando alcuni aspetti: il sussidio “ha mostrato da subito aspetti di criticità legati al forte disallineamento tra il sostegno monetario e le iniziative di attivazione, reso evidente dall’aver iniziato l’erogazione monetaria senza aver provveduto a mettere in grado i centri per l’impiego per far fronte ai nuovi compiti loro assegnati sul piano occupazionale”, ha spiegato.
“La nostra sollecitudine e attenzione sui rischi di marginalità sociale sono evidenti e innegabili. Non rinunciamo però a vedere nel lavoro il rimedio vero alla povertà”. Su 159mila sms inviati a beneficiari del Rdc per la sospensione della misura 117.317 sono stati mandati a famiglie composte da una sola persona. “Pur consapevoli che il bisogno è generalmente multidimensionale e che alla povertà reddituale spesso si accompagnano la povertà educativa e altri segni di deprivazione sociale – aggiunge Calderone – continuiamo a credere che il lavoro sia sempre il mezzo migliore per porre rimedio duraturo alle condizioni di indigenza”.
“Mi preme ricordare che l’introduzione del Reddito di cittadinanza, che ha seguito l’abolizione del Rei, è avvenuta tra le severe critiche di numerosi componenti di forze politiche che oggi siedono tra banchi dell’opposizione e che oggi hanno una visione critica delle misure adottate dal Governo”, ha osservato ancora Calderone. “Dopo più 3 anni di operatività le critiche al reddito convergono sulla sua inefficacia come misura di politica attiva del lavoro. Il Rdc ha mostrato da subito aspetti di criticità legati al forte disallineamento tra il sostegno monetario e le iniziative di attivazione, reso evidente dall’aver iniziato l’erogazione monetaria senza aver provveduto a mettere in grado i centri per l’impiego per far fronte ai nuovi compiti loro assegnati sul pian o occupazionale”.
“Il nuovo sistema rappresentato dall’assegno di inclusione – spiega Calderone – mira a rendere più fluida la presa in carico da parte dei servizi sociali degli enti territoriali ed è strettamente collegata all’implementazione della misura di supporto per la formazione e il lavoro legandolo alla reale partecipazione delle persone alla misura di politica attiva del lavoro”. L’Sfl partirà, come previsto il primo settembre e il primo settembre sarà pronta la piattaforma Siisl. “L’Assegno di inclusione – prosegue la ministra – sarà riconosciuto dal primo gennaio 2024 quale misura di sostegno economico e di inclusione condizionata all’adesione di un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa”.
Calderone ha poi tracciato un bilancio: tra il 2019 e il 2023, dall’attività di controllo sui percettori del Reddito di cittadinanza, effettuati dall’Ispettorato nazionale del lavoro e dai carabinieri, sono stati intercettati 35.737 fruitori irregolari . “Risultano dai controlli svolti dalla Guarda di Finanza a decorrere dall’introduzione del Reddito e fino al primo semestre del 2023 i contributi indebitamente percepiti o indebitamente richiesti per un ammontare di 506 milioni – aggiunge la ministra – Il Comando carabinieri tutela lavoro ha in corso numerose indagini. A questa si aggiunge l’attività di controllo dell’Inps”.