Migranti, oltre 30 dispersi in due naufragi. In salvo i 34 bloccati sugli scogli a Lampedusa
Weekend finito in tragedia per molti migranti che hanno tentato la traversata verso l’Europa partendo da Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Nigeria e Tunisia. Due naufragi si sono verificati al largo dell’isola di Lampedusa: il bilancio è di oltre 30 dispersi.
La prima carretta del mare colata a picco aveva a bordo 48 profughi. Di questi, 45 sono stati tratti in salvo. Stando ai loro racconti, dell’imbarcazione sulla quale viaggiavano vi sarebbero tre dispersi. Sul secondo barchino c’erano invece 42 subsahariani, molti dei quali non ce l’hanno fatta. Sono infatti solo 14 le persone recuperate e tratte in salvo. Dunque, i dispersi in questo caso dovrebbero essere circa una trentina. Due le salme recuperate finora: quelle di una donna e di un bambino di un anno e mezzo.
Buone notizie invece per i 34 naufraghi rimasti bloccati per oltre 36 ore su una scogliera vicino a Lampedusa, un’insenatura di Cala Ponente. Sono stati tutti tratti in salvo. Il barchino sul quale viaggiavano venerdì sera si era schiantato proprio contro questi scogli sui quali hanno poi trovato rifugio tutte le persone a bordo. A recuperare l’intero gruppo è stato il soccorso alpino e speleologico siciliano con l’82esimo Csar dell’aeronautica militare e i vigili del fuoco in servizio al reparto volo di Catania che hanno operato in condizioni meteo avverse.
Stando a quanto raccontato, i soccorritori si sono calati col verricello e hanno imbracato tutti i naufraghi che, poco per volta, sono stati portati all’aeroporto di Lampedusa. Alcune donne sono state poi portate al Poliambulatorio, ma nessuna è in gravi condizioni. Dopo un primo triage sanitario, il gruppo è stato trasferito all’hotspot dell’isola. Qui si trovano al momento circa 2500 ospiti, contro una capacità ufficiale pari a 400. I trasferimenti su traghetti e aliscafi sono bloccati da ieri per via delle condizioni del mare. Stando ai programmi, tra lunedì e martedì in 360 saranno trasferiti altrove con voli charter.