Barbieri clandestini al lavoro, scattano le denunce. Con sanzione da 4.500 euro
Ancora lavoro sommerso praticamente ovunque nel Vicentino con più operazioni di controllo portate in esercizi pubblici portate a termine dalla Guardia di Finanza in piena estate. Uno degli ultimi accessi del gruppo delle Fiamme Gialle di Vicenza ha portato in città a verifiche sulle posizioni di impiego di due barbieri, attivi in un negozio di taglio capelli del quartiere di Sant’Andrea nei giorni scorsi. Si tratta di due giovani di 22 e di 23 anni.
I riscontri effettuati dagli operatori del 117 hanno permesso in breve tempo di appurare che entrambi i lavoratori – uno di nazionalità brasiliana e l’altro albanese – non erano in possesso di contratti di lavoro regolare. Facendo scattare le segnalazioni del caso con le sanzioni accessorie fino a 4.500 euro. Con un’aggravante non di poco contro: trovarsi in stato di clandestinità in Italia.
La squadra di finanzieri di Vicenza intervenuta nel negozio di barberia ha inviato infine una segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza, con proposta di chiusura dell’esercizio. Di natura temporanea, e fino a quando le posizioni di lavoro dei collaboratori saranno definitivamente sanate, oltre al pagamento del corrispettivo della sanzioni che saranno formalmente irrogate dallo stesso Ispettorato.
Sul piano penale, invece, tre le denunce scattate come esito del controllo in materia di lavoro sommerso. Oltre ai due stranieri impiegati nel centro di servizi per la cura del corpo, anche lo stesso titolare dovrà rispondere della presenza di soggetti clandestini trovati al lavoro al momento dell’ispezione. Si tratta in questo caso di un cittadino regolare in Italia nato in Marocco: sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione illegale i capi d’accusa nei suoi confronti. .