Shock in Ecuador: ucciso il candidato Villavicencio. Proclamato lo stato d’emergenza
Shock in Ecuador dove il candidato alla presidenza Fernando Villavicencio, è stato ucciso al termine di un evento, durante la campagna elettorale. Giornalista e politico, Villavicencio è stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco all’uscita di una scuola in un quartiere settentrionale della capitale, Quito. Villavicencio, è morto durante il trasferimento all’ospedale Clinica de la Mujer. La salma è poi stata trasferita all’obitorio per l’autopsia.
Il presidente uscente Guillermo Lasso si è detto “indignato e scioccato” e ha proclamato lo stato d’emergenza. “Vi assicuro che questo crimine non resterà impunito” ha dichiarato Lasso, condannando l’atto con un post su Twitter: “La mia solidarietà e le mie condoglianze alla moglie e alle figlie. Per rispetto alla sua memoria e alle sue battaglie, vi assicuro che questo crimine non resterà impunito. Il crimine organizzato si è spinto troppo in là, ma su di loro si abbatterà tutto il peso della legge”.
Sei arresti e una vittima. Si tratterebbe del sospetto killer del candidato. La procura generale ecuadoriana ha inoltre fatto sapere che sei persone sono state arrestate, sospettate di essere coinvolte nell’attentato. Nove invece i feriti, tra cui un’altra candidata e due poliziotti.
Chi era Fernando Villavicencio. Ex deputato e giornalista molto noto nel Paese, Villavicencio era uno degli otto candidati alle presidenziali in Ecuador del prossimo 20 agosto. Correva per il movimento “Construye Ecuador” e si era presentato come un accanito oppositore della corruzione nel Paese. Nelle ultime settimane non aveva risparmiato critiche alle forze dell’ordine e allo Stato sul modo di affrontare il narcotraffico e la criminalità organizzata. Aveva inoltre denunciato presunte collusioni fra potere e bande criminali, ricevendo in cambio pesanti minacce dai rappresentanti di alcune organizzazioni dedite al narcotraffico.