Ucraina, Kiev: “La guerra sarà lunga”. E rivendica gli attacchi al ponte di Crimea
La guerra tra Russia ed Ucraina durerà ancora per molto tempo. A spegnere le già flebili speranze di pace è la vicepremier e ministra per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk che su Telegram scrive: “La guerra in Ucraina non finirà tra “due o tre settimane”, “entro la fine dell’anno” o “la prossima primavera.Dobbiamo essere onesti. In questa guerra, il percorso verso la vittoria sarà lungo e difficile”.
Kiev ha intanto confermato per la prima volta di essere responsabile degli attacchi dello scorso ottobre e del mese scorso al ponte di Crimea. La Cnn ha ottenuto in esclusiva dal Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) un video dell’attentato di luglio in cui si vede in azione un drone navale ucraino, imbottito di 850 kg di esplosivo, che si avvicina al pilone colpito e poi un secondo drone che si dirige verso il lato ferroviario del ponte. Secondo quanto dichiarato dal capo del Sbu, Vasyl Maliuk, si tratta di droni marini sperimentali chiamati “Sea Baby”.
Kiev ha anche annunciato di aver riconquistato il villaggio di Urozhaine nella regione di Donetsk, nell’est del Paese. Le forze russe hanno invece lanciato la notte scorsa un attacco con droni kamikaze nella regione di Odessa, nel sud dell’Ucraina, danneggiando “magazzini e granai”. Attacco che arriva nel giorno in cui la nave portacontainer Joseph Schulte, battente bandiera di Hong Kong, ha lasciato oggi il porto di Odessa diventando il primo cargo civile a utilizzare il nuovo “corridoio umanitario” annunciato nei giorni scorsi dall’Ucraina, con l’obiettivo di facilitare le rotte marittime dopo che Mosca è uscita dall’accordo sul grano.
Intanto, dopo la bufera per le parole del capo-segreteria dell’Alleanza Atlantica, Stian Jenssen, sull’ipotesi della rinuncia da parte di Kiev di alcuni territori in cambio della pace con Mosca, e l’ingresso dell’Ucraina nel blocco atlantico, arriva il chiarimento della Nato: “La nostra posizione sull’integrità dell’Ucraina non cambia”.
Fa discutere inoltre, sul piano diplomatico, la clamorosa decisione dell’India, Paese ospitante del prossimo G20 in programma tra un mese, di non invitare Kiev al forum internazionale. Ammessa invece la presenza della Russia, nonostante gli appelli a espellerla dal gruppo.