Il saluto e il “grazie” dei frati Cappuccini ai fedeli e al quartiere, fra lacrime e commozione
Si è svolta ieri a Bassano del Grappa nella chiesa di S. Sebastiano, fra commozione e gratitudine, la Messa di saluto dei Frati Minori Cappuccini che a fine mese lasceranno lo storico convento bassanese, dove sono presenti da 500 anni. Una decisione legata al calo delle vocazioni e alla considerevoli difficoltà dell’Ordine a garantire la sostenibilità economica della struttura.
Nell’ultimo anno erano stati svariati i tentativi da parte della città – compresi una serie di appelli, una raccolta firme e l’impegno profuso dall’assessora regionale Elena Donazzan e da Sandro Venzo, presidente del mandamento di Bassano di Confartigianato – per trattenere a Bassano la secolare presenza spirituale e caritativa secondo i crismi di San Francesco d’Assisi.
La chiesa, che sorge nel quartiere Margnan Conca d’Oro, ieri si è riempita di fedeli giunti per salutare i nove frati presenti, alcuni dei quali partiranno per le nuove sedi conventuali assegnate già nei prossimi giorni. A rotazione dovrebbero comunque ancora celebrare messa due giorni alla settimana, con disponibilità anche per le confessioni.
L’ultima Messa con i frati ancora residenti sarà, a dire il vero, quella del 27 agosto, ma quella di ieri è stato il momento scelto dai frati stessi per accomiatarsi dal quartiere e ringraziare i fedeli. Il saluto ufficiale alla città sarà poi il 3 ottobre alle 20 nella chiesa di San Francesco, con una messa che verrà celebrata alla presenza del vescovo di Vicenza, monsignor Giuliano Brugnotto, e dei parroci del territorio.
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Ieri durante la celebrazione eucaristica tanti fra i fedeli hanno fatto gli occhi lucidi, mentre fra’ Lanfranco Dalla Rizza, il frate guardiano, durante la messa animata dai canti dei cori di San Sebastiano e di San Vito, ha ringraziato a nome dei confratelli tutti i presenti e ricordato il senso della promessa di obbedienza che fa parte del carisma francescano: “Costruire e mai di distruggere, e leggere, in tutte le situazioni, soprattutto le più dure, l’aspetto positivo e il messaggio di letizia”. “Questa celebrazione – spiega – vuole rafforzare la presenza di San Francesco d’Assisi dentro a noi”.
Padre Dalla Rizza rassicura la città sulla mensa dei poveri, che proseguirà nella vicina Casa San Francesco, dove già vengono forniti i pasti alla sera e sono presenti altri servizi per le persone senza dimora.
“Laudato sii, mi Signore, – ha pregato poi fra Lanfranco alla fine della messa – per tutte le persone di Bassano e dintorni, per i secoli di storia vissuta in questa città. Francesco, suggerisci la parola di perdono e speranza. Perdonaci, Signore, se siamo costretti, per diversi motivi, a lasciare questo convento, luogo di conforto, di preghiere, di misericordia, di pace. Ma tu, Signore, coltiva con la tua grazia quello che con il tuo aiuto abbiamo seminato e dona la fede e l’amore a tutti per mantenerlo vivo. Infine, lascia la speranza per noi, per voi e i vostri figli che ritorneremo, come già accaduto nel passato”.
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