Strage di Ustica, Amato: “Il Dc9 abbattuto da missile francese”. Meloni: “Metta a disposizione le prove”
L’ex premier Giuliano Amato lancia un’accusa pesante: il Dc9 dell’Itavia precipitato vicino a Ustica il 27 giugno 1980 è stato abbattuto da un missile francese. In un’intervista Amato spiega che “Era scattato un piano per colpire l’aereo sul quale volava Gheddafi, ma il leader libico sfuggì alla trappola perché avvertito da Craxi”. Da Parigi però non commentano.
La premier Giorgia Meloni chiede ad Amato di mettere a disposizione delle prove: “Le sue sono parole importanti, ora gli chiederò di mettere a disposizione eventuali elementi in suo possesso”.
“Se il presidente Amato ha qualcosa di più di personali deduzioni li metta a disposizione e certamente ci sarà seguito da parte dell’autorità giudiziaria e dal governo”, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, aggiungendo: “Non ci sono atti coperti da segreto di Stato su Ustica”.
Nell’intervista Amato spiega: “È arrivato il momento di gettare luce su un terribile segreto di Stato, o meglio, un segreto di Stati. Potrebbe farlo il presidente francese Macron, e potrebbe farlo la Nato, che in tutti questi anni ha tenacemente occultato ciò che accadde nei cieli italiani”.
L’ex premier ha raccontato: “Era scattato un piano per colpire l’aereo sul quale volava Gheddafi. Ma il leader libico sfuggì alla trappola perché avvertito da Craxi”. La versione dei fatti “più credibile”, continua Amato, è quindi quella della “responsabilità dell’aeronautica francese”, complici “gli americani” e “chi partecipò alla guerra aerea nei nostri cieli quel 27 giugno”.