Da Tinder alle nozze, Federico Rossi e il suo sì a Giada: ‘E’ lei la mia sfida più bella’
E’ forse la sfida vinta più bella quella che domenica scorsa ha avuto per protagonista Federico Rossi, nell’inedita veste di sposo a coronare il sogno d’amore con la ‘sua’ Giada.
Lui, 29 anni compiuti lo scorso maggio, è originario di Schio e si è fatto conoscere per una grinta ed una forza d’animo che trovano pochi pari: più di metà della vita costretto su una sedia a rotelle, non si è mai arreso di fronte agli ostacoli che per un’adolescente devono essere parsi grandi come macigni. Appassionato di sport, proprio un anno fa, tra le sue ultime imprese è stato il primo al mondo a divorarsi i 48 tornanti che portano al valico dello Stelvio, già mitica tappa del Giro d’Italia, con la sola forza delle braccia. Ma tanta determinazione non è riuscita a nascondere un cuore che batte forte rivelando un’insospettabile dolcezza per la persona che ha saputo completarlo condividendone la scommessa di un percorso sempre in rampa di lancio nonostante un solo anno di conoscenza: “Il nostro primo incontro – spiega Federico raggiante di felicità – è avvenuto utilizzando l’app Tinder, che dopo il ‘match’ ci ha fatti incontrare.
Da quel 3 marzo 2022, tutto è cambiato: moltissime le esperienze fatte insieme, che ci hanno portato ogni giorno a conoscerci sempre più! A gennaio di quest’anno l’inizio della nostra convivenza, ed esattamente dopo 12 mesi, le ho chiesto di sposarmi…il 3 marzo 2023. La data delle nozze non poteva che essere quindi ancora una volta il 3, ma di settembre: il nostro numero fortunato che ci ha fatti incontrare”.
Per i due giovani innamorati che da 7 mesi hanno, tra le altre cose, scelto una vita viaggiante a bordo della loro roulotte, una cerimonia civile semplice ma sentita tra i colli asolani, con attorno gli affetti più cari. Un rito doppio per lo scledense che è anche un talento nella musica country: al mattino quello più intimo e formale celebrato al municipio di Miane, al pomeriggio il simbolico scambio degli anelli in un agriturismo immerso nel verde: “Attendavamo da tempo questo giorno – spiega ancora Federico mentre accarezza la mano della sua sposa – aspettavamo di poter suggellare la nostra unione, anche se fin da subito ci siamo sentiti fortemente uniti.
Non posso nascondere la grande gioia e la commozione mentre esprimevamo le nostre promesse nuziali, momenti per noi di profonda spiritualità e connessione”.
E quanti sogni ancora irrealizzati fluttuano in quello sguardo complice e rapito che la coppia si scambia mentre la porta della loro casa mobile si chiude dietro di loro. Speranze, aspettative, gioie e certamente anche qualche difficoltà: da affrontare però, d’ora in poi, con la forza di un’unione che no, non ha alcuna paura di mettersi in gioco.
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