Stato dell’Unione, Von der Leyen in plenaria a Strasburgo: appello a Draghi per un report sulla competitività
Dal conflitto in Ucraina all’ allargamento dell’Ue. Dal Green Deal al dossier migrazione. Fino ai rapporti con la Cina. Sono alcuni dei punti toccati dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell’Unione pronunciato alla Plenaria dell’Eurocamera, a Strasburgo. Discorso che, questa volta, assume un significato ancora più importante perché è l’ultimo della legislatura per la presidente della Commissione europea.
“L’Europa deve dare risposte alle sfide della Storia”, ha esordito Von der Leyen che si è poi soffermata sui traguardi raggiunti finora nel corso della legislatura: il 90% delle proposte politiche è stato concretizzato dalla Commissione. Nel ripercorrere le sfide affrontate negli ultimi quattro anni, ha ricordato le azioni di contrasto alla pandemia, la lotta alle disuguaglianze e il Green Deal, ovvero il pacchetto di misure a favore del clima sul quale specifica: “Rimaniamo ambiziosi. Manteniamo la nostra strategia di crescita. E impegniamoci sempre per una transizione giusta ed equa”.
Sul dossier migranti Von der Leyen ha auspicato una nuova strategia di cooperazione fra Stati Ue e africani. Parlando invece della lotta alla violenza sulle donne ha detto: “Vorrei che fosse sancito un principio fondamentale: no significa no. Non può esserci vera uguaglianza senza libertà dalla violenza”.
In plenaria Bruxelles batte anche un colpo per rispondere all’offensiva cinese sul mercato delle auto elettriche. “La Commissione – ha detto la presidente – sta avviando un’indagine antisovvenzioni sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina. L’Europa è aperta alla concorrenza. Non per una corsa al ribasso”. L’altra notizia è che l’Ue ha chiesto a Mario Draghi di preparare un “rapporto sul futuro della competitività europea” alle prese con le sfide legate a lavoro, inflazione e ambiente commerciale.