Successo per la Maratona Alpina: in 388 su e giù per le montagne della Val Leogra
Su 388 iscritti, oltre 350 hanno percorso tutto il tracciato, giungendo al traguardo, fissatoa Pian delle Fugazze: la Maratona Alpina, organizzata dal Gruppo Escursionisti Scledensi e giunta sabato scorso – 16 settembre – alla 47esi edizione, ha registrato un gran successo di partecipazione, con una organizzazione impeccabile.
Marcia non competitiva di 45 chilometri, ha attraversato le montagne della Val Leogra toccando il fronte della Grande Guerra: dal centro di Schio (per la prima volta, dato che quest’anno è Città Europea dello Sport) al Summano, poi via per il Novegno, il Pasubio e quindi giù fino al passo che segna il confine fra Valli del Pasubio e Vallarsa, in Trentino.
Un centinaio i volontari del Ges che hanno garantito uno svolgimento in sicurezza della manifestazione. Nato nel lontano 1947, il Gruppo Escursionisti Scledensi, è formato da persone appassionate di montagna che ogni anno propongo una marcia non competitiva impegnativa, su e giù per le Prealpi vicentine. Secondo gruppo escursionistico più antico di Schio, il Ges ha fondato anche la sezione locale del Soccorso Alpino.
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La Maratona Alpina
Il percorso della Maratona Alpina, ideato lungo l’ultima linea difensiva dei monti teatro della Prima Guerra Mondiale – Summano, Novegno e Pasubio – come gita di chiusura dell’attività escursionistica, negli anni ’70 (1973 e 1974, per la precisione) si articolava in due giorni, con solo 7-8 partecipanti che partivano dal Santuario dell’Angelo di Piovene e arrivavano al Rifugio Lancia, sul versante trentino del massiccio del Pasubio, dove il gruppetto pernottava per poi riscendere a Pian delle Fugazze il giorno successivo. L’aumento dei partecipanti, però, rese insufficienti i posti letto in Rifugio, costringendo gli organizzatori a modificare il percorso, scendendo dal Rifugio Papa. La prima maratona nella versione attuale fu, quindi, quella del 1975: 17 partecipanti, di cui 5 donne e 12 uomini. L’ufficialità della denominazione “maratona” arrivò però solo qualche anno dopo e il numero degli iscritti da 40 salì ad oltre 200 di cui molti fuori regione o addirittura dall’estero.
Oggi la Maratona Alpina continua ad essere una manifestazione escursionistica non competitiva a cui gli iscritti partecipano con spirito amatoriale e con la voglia di godersi le montagne della Val Leogra: la competizione è solo con se stessi.
Quest’anno, come detto, in accordo con l’amministrazione comunale di Schio e in particolare l’assessore allo sport Aldo Munarini, la partenza si è spostata da Piovene Rocchette a Schio al Faber Box scledense (alle cinque del mattino).
Il percorso si è snodato sulle principali vette che sovrastano la Valle del Leogra: salita al Monte Summano, discesa al Colletto grande, risaluta al Monte Novegno passando per Forte Rione, discesa al Colletto di Posina. Quindi i partecipanti hanno affrontato il Monte Alba dopo il quale, passati per Passo Xomo e Bocchetta Campiglia, hanno fatto i conti poi con le 52 Gallerie per raggiungere il Rifugio Papa del Monte Pasubio (dove li attendeva il minestrone). Da qui, discesa per la strada degli Eroi fino a raggiungere l’arrivo al Pian delle Fugazze, precisamente alla Casa Alpina. Ben 2.800 i metri di dislivello in salita, 1.900 in discesa. Lungo il percorso, ben cinque i ristori sono stati garantiti dai numerosi volontari.