Kiev: “L’Italia faccia di più sull’attuazione delle sanzioni alla Russia”
Monito di Kiev al nostro Paese: “L’Italia è sempre stato un partner costruttivo sulle sanzioni imposte alla Russia, però, c’è spazio di miglioramento sull’attuazione delle sanzioni e nella lotta all’elusione”. Sono parole di Vladyslav Vlasiuk, consulente per le sanzioni dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina, segretario del Gruppo di lavoro internazionale sulle sanzioni russe e vice capo della Task Force ucraina. Vlasiuk aggiunge: “Riscontriamo alcune peculiarità nell’export di Roma verso la Turchia e crediamo si possa fare di più sul lato dell’applicazione delle norme restrittive”.
Il fronte di guerra. L’esercito ucraino ha rivendicato l’attacco al quartier generale della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, in Crimea, e afferma: “L’inverno non frenerà la controffensiva”. Mosca, da parte sua, ha segnalato un attacco informatico senza precedenti proprio in Crimea. Nel frattempo, Zelensky, parlando al Parlamento del Canada, ha annunciato: “Trudeau ha offerto 650 milioni di dollari. Mosca deve perdere una volta per tutte. E perderà”.
Altre notizie dal fronte. Le forze armate russe hanno distrutto un carro armato Leopard in Ucraina con un equipaggio interamente tedesco. Lo ha fatto sapere a Ria Novosti il comandante di un gruppo di ricognizione operante in direzione Zaporizhzhia con il nominativo Legend, spiegando: “Quando abbiamo distrutto il loro Leopard, ci siamo spostati verso il mezzo bruciato. E abbiamo scoperto che l’autista del carro armato era gravemente ferito e gli altri sono morti. Il meccanico, quando si è svegliato e ci ha visto, ha cominciato a gridare non sparate”. Altre esplosioni, invece, hanno scosso la città di Sebastopoli, nella Crimea occupata mentre un incendio è scoppiato nella zona di Troyitska Balka, dove si trova un arsenale.
“L’inverno non rallenterà la controffensiva ucraina”. Lo ha detto il generale ucraino che guida l’operazione sulla linea del fronte meridionale, Oleksandr Tarnavsky, precisando: “Il tempo può essere un serio ostacolo durante l’avanzata, ma considerando come ci muoviamo, perlopiù senza veicoli, non credo che influenzerà pesantemente la controffensiva. Penso che la svolta più grande avverrà dopo Tokmak; cittadina ucraina nella regione di Zaporizhzhia diventata un hub strategico per la Russia e primo grande obiettivo ucraino nel sud”.
L’appello ucraino a Washington. Un altro grido d’allarme arriva infine da Kiev: “Chiediamo agli Stati Uniti e all’Unione Europea di sanzionare subito il settore informatico, specie i software: la Russia è molto dipendente su questi aspetti dall’Occidente e l’impatto sarebbe importante. Ci sono alcuni problemi con certi Paesi, ma non crediamo che nessuno voglia opporsi”. Il 12esimo pacchetto di sanzioni sarà oggetto di discussione nel corso del prossimo Consiglio Affari Esteri a Kiev.