Migranti, dieci anni fa la strage di Lampedusa in cui morirono 368 persone
Sono passati dieci anni dal terribile naufragio di Lampedusa (a pochi passi dall’Isola dei Conigli) in cui morirono 368 persone. La giornata è ricordata tramite l’istituzione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza.
Il naufragio. La notte del 3 ottobre di dieci anni fa i naufraghi, somali ed eritrei, partiti dalla Libia erano quasi arrivati a Lampedusa e si trovavano a bordo di un peschereccio. Di fronte all’Isola dei Conigli, per segnalare la loro posizione, incendiarono una coperta. Le fiamme si propagarono subito e 368 persone morirono; 155, fra cui sei donne e due bambini, furono salvati.
Come da tradizione, nella notte fra lunedì e martedì, alle 3:15 (orario del naufragio), in piazza Piave si è osservato un momento di raccoglimento. Presente anche Vito Fiorino, 74enne di Sesto San Giovanni, che ogni anno ritorna sull’isola per ricordare i 47 profughi che, assieme a sette amici, riuscì a soccorrere con la sua barca.
La commemorazione. Dopo l’incontro in piazza Castello ci sarà la marcia fino a Porta d’Europa. Presenti anche il vice presidente del Senato, Maria Domenica Castellone, l’arcivescovo di Agrigento monsignor Alessandro Damiano, il prefetto Filippo Romano e l’imam di Catania, nonché presidente della comunità islamica siciliana, Kheit Abdelhafid. Il momento più forte della commemorazione scoccherà alle 10:30 con la deposizione della corona di fiori in mare. Ad organizzare è il “Comitato 3 ottobre”, di cui Tareke Bhrane è presidente.
Stando ai dati di Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) ad oggi sono oltre 28 mila i migranti morti nel Mediterraneo dal 2014. Tra le vittime, 1.143 erano minori. Nell’ultimo decennio, gli eventi fatali avvenuti durante la traversata del Mediterraneo Centrale verso l’Italia rappresentano mediamente il 76% del totale eventi accaduti su tutte le rotte, con proporzioni particolarmente elevate negli anni 2014 (95%), e negli anni 2016 e 2017 (90%). Anche il 2023, non ancora concluso, registra quasi il 90% degli eventi fatali nel Mediterraneo Centrale.