Israele sotto attacco, sale il numero dei feriti. Dall’Onu un consiglio d’emergenza
Tanta apprensione in Medioriente dove gli occhi del mondo sono fissati in seguito all’attacco su larga scala di Hamas contro Israele. Migliaia di missili sono stati sparati dall’alba di sabato, mentre si registrano incursioni via terra sfondando il confine a Sud del Paese, via mare e dal cielo, anche con deltaplani e parapendio. “Siamo in guerra”, ha detto Netanyahu, che ha quindi lanciato la controffensiva. Il bilancio – sempre in aggiornamento – dei feriti parla di 1.864 persone. Stando ai dati del ministero della Sanità israeliane, 19 sono in condizioni critiche, 326 sono gravemente feriti e 359 sono in condizioni moderate.
La tensione dunque è altissima e a livello internazionale sono arrivate numerose condanne all’azione di Hamas. Europa e Stati Uniti riconoscono il diritto dello Stato ebraico a difendersi dai “terroristi”. Il presidente americano Joe Biden dice che “il sostegno alla sicurezza di Israele è incrollabile”. L’Onu condanna l’attacco e avverte sulla possibilità di imboccare un “precipizio pericoloso”. Per oggi (domenica 8 ottobre) è stato convocato un Consiglio di sicurezza di emergenza.
Intanto si alza l’allerta sui luoghi riconducibili a Israele presenti in Europa e non solo. In Francia sono sotto stretta osservazione i luoghi di culto come le sinagoghe, ma massima attenzione è stata rivolta anche alle scuole. Preoccupazione anche in Italia, mentre l’Egitto tenta una mediazione “a tutti i livelli per contenere la crisi”. L’Arabia Saudita chiede il cessate il fuoco. Mosca si dice “sorpresa” dall’azione lanciata da Gaza.