Travasato e spacciato per proprio: Finanza sequestra 366 litri di olio alimentare a un ambulante
Spunta anche la “frode dell’olio” nella schiera delle contraffazioni alimentari scoperte dalla Guardia di Finanza di Vicenza. Nei giorni scorsi un team delle Fiamme Gialle ha portato a termine un’azione di verifica in un laboratorio di prodotti agroalimentari di Bassano del Grappa, scoprendo che il titolare – un commerciante ambulante che frequenta i mercati settimanali travasava dell’olio nei “boccioni” – chiaramente acquistato a buon mercato -per poi etichettarlo in bottiglie di vetro da vendere al dettaglio, declamandolo come Made in Italy.
L’ispezione ha messo in luce l’attività fraudolenta del bassanese, la cui identità rimane sotto riserbo fino per ora, e ha permesso di sequestrare 366 litri d’olio alimentare di diversa qualità e tipologia, oltre a 691 contenitori all’uso.
In pratica, il titolare della ditta individuale miscelava un mix di olii acquistati all’ingrosso per poi spacciarli per produzione propria, andando ad etichettarli con marchio commerciale personale. Il tutto all’oscuro dei clienti finali, indotti all’acquisto di un prodotto ad alta qualità e “originale”, camuffato dalla confezione. Varia strumentazione utile al successivo confezionamento del prodotto – imbuti per il travaso, tappi ed etichette adesive – sono emersi nel corso del sopralluogo a controprova dei sospetti mirati.
Le evidenze della condotta illecita sono emerse nel laboratorio a cui sono risaliti i finanzieri di Bassano in seguito agli approfondimenti investigativi. Un secondo metodo consisteva nel sostituire l’etichetta originale, senza il “disturbo” di travasi, utilizzando un phon per capelli, dopo aver scaldato l’etichetta originale del prodotto per poi “scollarla” e procedere alla vendita al dettaglio. L’ambulante, però, non trattava solo olio nel suo banco di vendita al dettaglio, e altre violazioni sarebbero emerse sulle modalità di messa in vendita di altri 150 articoli – si tratta sempre di alimenti e anche di articoli per la casa come si evidenzia nel comunicato del comando GdF – posti anch’essi sotto sequestro.
Per il momento, il commerciante è stato sanzionato con sul piano amministrativo con una multa di 1.032 euro. “L’attività di servizio – si legge nella nota che accompagna la notizia – eseguita conferma il quotidiano e proficuo impegno della Guardia di Finanza di Vicenza nel contrasto alle frodi in danno ai consumatori e alla tutela della filiera agroalimentare del Made in Italy che rappresenta il primo settore manifatturiero su scala nazionale finalizzata alla salvaguardia del tessuto produttivo italiano particolarmente esposto e vulnerabile a condotte delittuose nocive per la fiducia dei clienti finali”.