Blitz antidroga in centro storico: 3 arresti, 11 denunce e segnalati i consumatori di eroina e cocaina
E’ andata decisamente a segno l’operazione antidroga dei Carabinieri di Schio, che ha chiuso sul piano operativo un’indagine avviata nelle scorse settimane dopo le segnalazioni plurime dei cittadini del centro storico. Il blitz della Radiomobile ha portato all’arresto di un terzetto di pusher di cocaina ed eroina, operanti nell’area del Duomo e delle vicine via Baccarini e Capitano Sella, e alla denuncia di altri 11 soggetti coinvolti nello smercio illecito.
I nominativi annotati corrispondono a persone straniere di nazionalità nigeriana. Tutti risultavano dimoranti nella città altovicentina e sono stati perquisiti nei rispettivi domicili all’alba di ieri mattina – lunedì i ottobre 2023- e indagati per detenzione e spaccio di droga. Tra i numerosi consumatori segnalati al Prefetto di Vicenza, in particolare assuntori di cocaina, si trovano sia ventenni che persone over 50.
Tra gli stabili oggetto di ispezione anche un negozio di alimentari, luogo prescelto per lo scambio di sostanze illecite in cambio di denaro, a quanto risulta all’oscuro del titolare che, infatti, ad oggi non risulta tra gli indagati. Al blitz hanno partecipato anche le unità cinofile di Torreglia e Bologna, in forza all’Arma, con i segugi antidroga. Le dosi di cocaina, eroina e anche marijuana erano nascoste in lavatrici, valigie e cassetti. Lo stesso per il denaro in contanti emerso nel contempo, ritenuto provento egli affari vietati.
Per quanto riguarda l’esercizio commerciale ispezionato, qui non sono state trovate tracce di stupefacenti, ma i tecnici dell’Ulss 7 e i militari del Nucleo Anti Sofisticazione hanno riscontrato violazioni amministrative per carenze igienico sanitarie e la mancata attuazione del piano di autocontrollo, oltre alla mancata rintracciabilità di alcuni alimenti. Elementi sufficienti per disporne la sospensione temporanea della licenza di apertura. Ulteriori approfondimenti anche sui segnalati saranno all’ordine del giorno dei Carabinieri dopo l’udienza di convalida dell’arresto dei tre nigeriani che tenevano le fila degli “affari”.